comunicato stampa
Lido Bianco Specchiolla
Presenta
Sea Jazz con
Andrea Sabatino quartet feat. Daniele Scannapieco
Mercoledì 19 luglio 2017
Cena alla carta ore 21
Concerto ore 22.30
Ingresso libero
Info e prenotazione tavoli: 391 482 9933
Jazz e alta cucina, sul mare. Mercoledì 19 luglio, il Lido Bianco Specchiolla di Carovigno (Br) taglia il nastro inaugurale della rassegna musicale Sea Jazz, format curato da Andrea Sabatino che ogni settimana ospita una cena mediterranea, allestita nel nuovissimo bistrot, cui seguono le note di raffinati live.
Sul palco del lido si esibisce l’Andrea Sabatino quartet feat. Daniele Scannapieco, progetto nato dalla collaborazione di quattro musicisti di spicco nel panorama del jazz nazionale. Il quartetto propone un live dal sound “tipico” ma originale, che esplora il linguaggio hard bop con un repertorio che abbraccia composizioni originali e rivisitazioni di standard che hanno scritto la storia del jazz mondiale.
Una perfetta padronanza dello strumento, un forte affiatamento e un grande lavoro sugli arrangiamenti conferiscono alla musica del quartetto un impatto sonoro energico, alimentato soprattutto dalla grande personalità artistica dei musicisti, tutti attivi con importanti collaborazioni in Italia e in Europa. Ad esibirsi, Andrea Sabatino (tromba, flicorno), Bruno Montrone (piano), Luca Alemanno (contrabbasso), Giovanni Scasciamacchia (batteria) e Daniele Scannapieco (sax tenore).
Prima del live, a coccolare il palato, è il nuovissimo bistrot sul mare, spazio dedicato ai sapori mediterranei reinterpretati con tocco d’autore e ingredienti a chilometri zero, per un’esperienza gastronomica che, all’occorrenza, è anche vegan friendly. In menù, bontà pugliesi e mediterranee preparate nella cucina a vista e servite tra i comodi spazi del lido.
A pochi giorni dalla mia nomina a coordinatore cittadino di Alternativa Popolare è arrivato il momento di iniziare a programmare il futuro del partito in terra di Brindisi.
Intanto desidero ringraziare i dirigenti di Alternativa Popolare a livello nazionale, regionale e locale, per la fiducia accordatami: dal leader Angelino Alfano, al coordinatore regionale, sen. Massimo Cassano, dal coordinatore provinciale Ciro Argese al suo vice, nonché mio amico, Mimmo De Michele, sino ad arrivare ad Antonio D’Autilia, del quale ho preso il posto e che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto sino ad oggi.
Si apre una fase nuova per il partito, anche in previsione delle prossime amministrative che ci vedranno impegnati in prima linea. Intendiamo proseguire sul solco seguito negli ultimi mesi, ma certamente con rinnovato entusiasmo e sempre più vigore e determinazione.
E’ per questo che ho deciso di dare subito avvio ad una serie di incontri: prima con i dirigenti del mio partito e, successivamente, ampliando il discorso a tutti i partiti ed i movimenti che facevano parte della coalizione delle amministrative 2016. E’ importante, infatti, arrivare all’appuntamento elettorale con un programma che sia condiviso con i cittadini.
Intanto, auspichiamo al Commissario Prefettizio Santi Giuffrè ed all’intera struttura commissariale di continuare a lavorare alacremente, come già sta avvenendo. A tale proposito, va detto che non è un caso che Alternativa Popolare non abbia ancora richiesto al Commissario un incontro. Abbiamo, infatti, ritenuto giusto, almeno nella fase iniziale, che la struttura insediatasi dopo la caduta della Amministrazione Carluccio prendesse contezza della situazione esistente e che iniziasse ad individuare ed a trovare risoluzione alle prime emergenze. Riteniamo, come Alternativa Popolare, che il Commissario ed i suoi sub abbiano affrontato ‘di petto’ sin da subito alcune criticità: è grazie a loro, infatti, che si è insediata l’Ecotecnica, la nuova ditta che si occupa del servizio di Igiene Urbana in città e, dopo i primi giorni di inevitabile ‘caos’, ci sembra che l’emergenza stia rientrando. Ad ogni modo, siamo disponibili ad incontrarlo, non appena il Commissario Giuffrè lo riterrà opportuno.
Teodoro Pierri
Coordinatore Cittadino Alternativa Popolare
Sono quattro le autovetture individuate in città , in luoghi relativamente secondari , abbandonate ed in alcuni casi sventrate da azioni di sciacallaggio . San angelo , san elia , la rosa e centro i quartieri interessati. Alcune le qualificate segnalazioni di residenti e di organi di informazione . Due i proprietari rintracciati ed ai quali è stata contestata la sosta in luogo pubblico privi di copertura assicurativa in corso di validità . Una utilitaria è stata quasi completamente smontata ed è stata ricoverata presso una depositeria autorizzata .altra autovettura vede accertamenti.in corso ai fini dell identificazione del proprietario
Sempre più stretta e frequente l’interazione cittadino-poliziotto, baluardo di difesa civica a Brindisi. Efficiente ed immediato contrasto – da parte della Polizia di Stato – ad azioni vessatorie ed intimidatorie nei confronti dei brindisini.
Tutto inizia nelle settimane scorse allorquando due signori ultrasessantacinquenni, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, si vedevano costretti a rivolgersi alla Polizia in ragione del fatto che, poco prima, erano stati avvicinati da un individuo che, dopo aver minacciato di usare una pistola che asseriva di detenere, chiedeva ingiustamente delle somme di denaro. Uno dei malcapitati si vedeva costretto a consegnare al malfattore – che in questo caso metteva a segno una rapina – pochi Euro, mentre l’altra vittima riusciva a defilarsi così che il fatto criminoso – in questo caso un’estorsione – rimanesse a livello di tentativo.
Il primo dei due episodi delittuosi sopra descritti si verificava il 6 luglio in via Appia mentre il secondo – cronologicamente anteriore – accadeva il 28 giugno u.s. in via Aldo Moro.
La ricostruzione degli eventi da parte degli investigatori della Squadra Mobile permetteva di definire quella che, condivisa dal P.M. titolare del fascicolo, della locale Procura della Repubblica, era indicata nella stessa misura cautelare emessa dal competente Giudice per le Indagini Preliminari una “granitica piattaforma indiziaria” a carico del soggetto ritenuto responsabile dei gravi fatti-reato sopra indicati. Questi – dal personale dell’Unità Anticorruzione e delle Sezioni Antirapina ed Antidroga della Mobile, veniva individuato e compiutamente identificato per ANDRIULO Rocco, brindisino di cinquantuno anni con all’attivo diversi precedenti di polizia.
L’autore dei due delitti, in entrambe le occasioni, ha adottato il medesimo modus operandi: ha cioè raggiunto le vittime a bordo di un ciclomotore e dopo averle minacciate di usare una pistola che aveva con sé, nella prima circostanza sopra riportata si faceva consegnare inizialmente 15 Euro e poi anche altre monete per un ulteriore valore di 7/8 Euro, nel secondo caso i fatti rimanevano solo a livello di tentativo. L’ANDRIULO, alle persone offese, nel formulare loro l’ingiusta richiesta, asseriva che il danaro gli sarebbe servito per mantenere i figli e ciò in quanto sarebbe stato recentemente scarcerato e, quindi, senza lavoro.
Nell’ambito dei servizi di prevenzione, i Carabinieri delle Stazioni di Torchiarolo e Ostuni hanno rinvenuto complessivamente, rispettivamente nelle località Marina di Torre San Gennaro e Rosamarina, otto balle sigillate con cellophane contenenti in tutto circa 100 kg di marijuana. Lo stupefacente è stato sequestrato nell’ambito delle indagini volte ad individuarne la provenienza.
La UIL lo denuncia da anni! In un contesto economico-sociale in permanente affanno come quello brindisino, debilitato da una profonda crisi che, da tempo, colpisce tutti i settori produttivi e di cui non si intravede ancora la conclusione, ritorna in tutta la sua drammatica attualità il problema della criminalità: quella di basso profilo, con piccoli ed isolati episodi di raggiri e scippi che colpisce per lo più anziani e l’altra di ben più consistente rilevanza con rapine, furti negli appartamenti, scassi con danni anche rilevanti a strutture ed immobili che riguardano banche, bancomat ed altre istituzioni pubbliche come le agenzie postali. Non si tratta di episodi isolati, e chi ne paga le conseguenze sono soprattutto i cittadini ed i lavoratori.
Si comunica che a partire da martedì 18 luglio fino a giovedì 20 luglio il New Basket Store, sito in Corso Garibaldi 29, svolgerà orario continuato dalle ore 09:00 alle 21:00.
Gli abbonati potranno rinnovare la sottoscrizione 2017/18 #IOCISONO confermando il proprio posto o cambiandolo scegliendo tra i posti rimasti invenduti nella passata stagione. Il pagamento deve essere effettuato tramite assegno bancario o pagamento POS (bancomat e carta di credito) esibendo un documento d'identità e la tessera della stagione 16/17.
Si ricorda che il diritto di prelazione riservato agli abbonati è esercitabile unicamente presso il New Basket Store entro le ore 20:30 di giovedì 20 luglio.
Ufficio Stampa New Basket Brindisi
Si e' tenuta sabato sera la selezione del concorso Miss Summer salento 2017 che ha ancora una volta avuto grande successo di publico . nella cornice della spiaggia ex Palm beach si sono date battaglia molte giovani partecipanti che sperano di avere un posto nel mondo dorato dello spettacolo .Le finaliste delle diverse selezioni parteciperanno alla fase finale che si terra' a Rosa Marina
Nuovo appuntamento con la rassegna letteraria “ilSegnalibro –punto di lettura Estate 2017” organizzata dalla Feltrinelli point Brindisi con il patrocinio del Comune di Brindisi.Ieri presso il Giardino dell’Ex Convento Santa Chiara di Brindisi,Omar Di monopoli ha presentato il suo ultimo libro “Nella perfida terra di Dio” edito da Adelphi. A dialogare con l’autore l’avvocato Antonio Caiulo.Il prossimo appuntamento in programma è per giovedì 20 luglio con Selvaggia Lucarelli che presenta il suo ultimo libro edito da Rizzoli “Dieci piccoli infami”.
“L’estate vola ma nel tempo non può finire. Il tempo che c’è io lo voglio fermare” è uno dei versi della canzone di Ignazio Deg che e' uscito su tutti i digital store e in rotazione radiofonica in tutta Italia disponibile per lo streaming e il download.
I No al carbone con un comunicato pubblicato la settimana scorsa hanno chiesto che si indaghi per disastro colposo a seguito del risultato dello studio epidemiologico che e' stato presentato al paese e che riguarda le conseguenze degli inquinanti nella provincia di Brindisi emessi dalle industrie del territorio brindisino fino al 2013.Una accusa molto grave che puo' aprire gravi scenari sul futuro industriale della nostra citta'
Nella giornata odierna si sono verificate condizioni atmosferiche particolari che hanno causato il nascere di trombe marine sulla costa tra Rosa Marina,Carovigno fino ad Apani per fortuna senza particolari problemi per i bagnanti
E’ ancora emergenza all’Ospedale Perrino e negli altri ospedali della provincia per carenza di sangue. In questa situazione di criticità il Centro Trasfusionale svolge orario continuato, è quindi possibile donare il sangue ogni giorno fino alle 19.00.
Per donare è necessario avere età compresa tra i 18 ed i 65 anni, peso maggiore di 50 kg e non aver assunto farmaci antinfiammatori negli ultimi 5 giorni, antibiotici ed antistaminici negli ultimi 15 giorni.
Invitiamo inoltre i donatori
Riceviamo e pubblichiamo :
A quasi due settimane dalla sua presentazione, l’indagine epidemiologica sulla popolazione brindisina (Studio Forastiere), non sembra aver scosso più di tanto le coscienze dei personaggi politici che governano il nostro territorio. Al netto del saluto furtivo del Presidente Emiliano durante la giornata del 4 luglio (giorno della presentazione) in cui apparve, farneticò sulla de-carbonizzazione e scappò via per onorare gli altri impegni in agenda, non ci sembra ci sia stato altro degno di nota.
Eppure lo Studio Forastiere, per la sua importanza, lo si aspettava da anni. Il nesso causale tra le emissioni del polo petrolchimico ed energetico e il peggioramento dello stato di salute dei cittadini e dell'ambiente per noi era sempre stato un naturale principio di causa ed effetto. Ma senza uno studio di coorte non era facile dichiararlo apertamente.
Leggere questi report oggi provoca rabbia e dolore perché in ognuna di quelle categorie di malati accertati, di decessi, di percentuali sull’incremento di patologie, ognuno di noi ritrova il volto di un parente o di un amico che non c’è più, di una persona in carne e ossa che ha lottato contro un nemico invisibile il cui mandante era ufficialmente sconosciuto. Per sensibilizzare sulla necessità di avere questi dati sanitari, in questi anni, abbiamo organizzato incontri informativi e proteste presso la sede ASL; abbiamo consegnato esposti in Procura e raccolto più di 10.000 firme.
E adesso? Adesso che i dati sono pubblici e indicano chiaramente chi è il colpevole, la partita non è finita. La palla bisogna lanciarla più in là. Bisogna iniziare a mettere sul tavolo della discussione l’ipotesi di una accusa di disastro ambientale anche alla luce della nuova legge sugli ecoreati. Se da oggi questa nuova modifica al codice penale considera disastro ambientale l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema e l’offesa alla pubblica incolumità, c’è ragione di credere che l’industria energetica e il polo petrolchimico si trovino a piè pari in questa posizione di reato. Reato le cui pene, sempre secondo la legge, vengono aumentate “se dal fatto deriva il pericolo di compromissione o deterioramento: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna’. E dunque viene naturale pensare alla mega discarica illegale "Micorosa", 50 ettari di terreno che ospitano un milione e mezzo di metri cubi di fanghi altamente tossici di provenienza Montedison nel bel mezzo del Parco naturale regionale “Saline di Punta della Contessa”.
La causa sono le grandi aziende che conosciamo, l’effetto è il disastro ambientale.
Tornando allo studio Forastiere c’è un passaggio importante riportato nella “Premessa” (pag 14) in cui si dice che "sia per i cancerogeni genotossici come il Benzo(a)pirene, sia per il PM10 non è nota la soglia al di sotto della quale si possa escludere l’insorgenza di effetti sanitari.” Quest’ultima frase dovrebbe essere la linea guida di tutte le valutazioni sulle richieste di autorizzazione alle attività industriali vecchie e nuove.
“Morire a norma di legge” recitava un vecchio slogan. Era questo lo scudo dietro cui si trinceravano spudoratamente le aziende sostenendo di inquinare sì, ma entro i “limiti di legge”. E dietro questo scudo rafforzato colpevolmente da una politica assente o connivente, sono cresciuti incontrastati corruzione e malaffare, ricatti e intrecci economici ed occupazionali “drogati”.
È giunto il momento di far pagare ai colpevoli i danni arrecati, almeno quelli che sono oggi sotto gli occhi di tutti, se non si può far pagare quelli a venire. Perché molti degli effetti sulla salute delle emissioni Enel e di decenni di carbone riversato nei terreni agricoli, li vedremo purtroppo in futuro.
I motivi per i quali Progetto per l’Italia ha dichiarato attraverso il suo capogruppo, l’avv. Domenico Attanasi, che si riserverà di valutare volta per volta i provvedimenti che approderanno in Consiglio comunale, pur restando alla opposizione, non costituiscono eccezione rispetto ad una regola fino ad ora osservata da tutte le altre forze politiche, nessuna esclusa, ivi comprese quelle che oggi vorrebbero intestarsi l’esclusiva dell’opposizione a Bruno e alla sua maggioranza. Pertanto chi vorrebbe gridare allo scandalo per ciò che potrebbe avvenire, ma non è ancora avvenuto, e che sicuramente non è dato sapere se mai avverrà, farebbe bene ad essere più cauto nelle valutazioni al fine di evitare puntuali e non indolori repliche.
Sia ben chiaro! Né Curto, né Attanasi, si scandalizzano per le domande che in molti si pongono sui motivi della mancata apposizione della firma in calce alla mozione di sfiducia, peraltro al momento sottoscritta solo da Rifondazione, Sinistra Italiana e FI. Sono interrogativi del tutto legittimi se si considera che della opposizione a Bruno proprio Curto e Attanasi (credo che nessuno possa smentirlo) sono stati i più fieri e coerenti interpreti.
Ebbene, per quanto ci riguarda, sarebbe fin troppo facile asserire e giustificare la mancata firma con la non condivisione dell’approccio politico di una mozione esclusivamente centrata sulle responsabilità e sulle colpe di Maurizio Bruno. Sarebbe fin troppo semplice, perché se è vero che questo sindaco ha fornito un numero impressionante di elementi a suo carico per addebitargli l’attuale delicatissima situazione, è pur vero che ad uscire malconcia da questa tornata amministrava è tutta la sinistra che messa alla prova del governo cittadino ha fallito senza appello tale prova, anche se al suo interno va registrata con sicuro rispetto quella parte di essa che, senza tradire i propri valori di riferimento, pur tuttavia sta facendo emergere molto positivamente uno straordinario sforzo culturale con una disponibilità al dialogo anche con forze e soggetti portatori di storie ad essa sinistra sicuramente alternative. Invece no!
Progetto per l’Italia ritiene che, allo stato, la vera priorità non risieda nel futuro di Maurizio Bruno, né nella conclusione più o meno anticipata della Legislatura. La priorità sta nel verificare se la politica locale intende aderire ad un certo tipo di modello istituzionale, oppure al suo esatto opposto. E lo scontro tra un consigliere di maggioranza e un autorevole membro della Giunta Bruno - che in definitiva ha costituito l’occasione per far deflagrare la crisi- lungi dal volerlo derubricare in una mera questione di buone (o meno buone) maniere, non è altro che la spia della scelta a cui questo ceto politico sarà chiamato nelle prossime settimane.
Chi ancora oggi insiste sul falso dilemma mozione di sfiducia sì, mozione di sfiducia no, nella migliore delle ipotesi è un ingenuo in buona fede. La posta in gioco è molto più alta, e attiene agli interessi in gioco e alla legittimità e liceità degli strumenti che si intendono utilizzare per perseguirli. E quando per conseguire il risultato si ricorre all’accattonaggio politico – sia attivo che passivo - elevato a sistema, ebbene quello è il momento in cui il corpo sociale attaccato da tale virus o sa trovare al proprio interno gli anticorpi capaci di reagire, oppure è condannato ad essere invaso e infestato dalle metastasi.
Che Francavilla sarà costretta a tornare a votare ben prima della conclusione naturale della legislatura è di solare evidenza. Che ciò possa o debba accadere solo dopo una accurata operazione di bonifica politica delle Istituzioni dovrebbe costituire l’ovvia premessa per ridare dignità alle istituzioni locali.
Avv. Euprepio Curto
Coordinatore Movimento politico “Progetto per l’Italia”
“L’estate vola ma nel tempo non può finire. Il tempo che c’è io lo voglio fermare” è uno dei versi della canzone di Ignazio Deg che oggi esce ufficialmente su tutti i digital store e in rotazione radiofonica in tutta Italia disponibile per lo streaming e il download. “Il tempo che c’è” è una canzone per l’estate nata in Salento, terra di sogni che si realizzano.
Il singolo è la storia di un viaggio immaginario in cui il protagonista incontra una ragazza bellissima con cui vive una esperienza estiva magica ed indimenticabile. Capita spesso ad ognuno di noi di ricordare le avventure estive vissute in passato e quando la nostalgia ci assale abbiamo voglia di fermare il tempo per tornare indietro. Ed è questo il sentimento che ha ispirato Ignazio Deg in questa canzone: fermare il tempo per poter rivivere le emozioni di momenti straordinari rimasti impressi nel cuore e nei ricordi.
Ignazio Degirolamo è un giornalista pubblicista dalle mille qualità che per mestiere fa il creativo. “Ho sempre avuto la passione di scrivere testi per canzoni che conservavo gelosamente, fino all’incontro fortunato con Marco Gollini della Mad Music Roma. Nello studio di registrazione di Roma ho inciso questo pezzo orecchiabile e dal ritmo estivo”. Il brano segue uno stile musicale tipico delle sonorità estive.
Un Reggaeton soft ideale per aprire le serate d’estate in discoteca. Perfettamente allineato con lo slow mood dance che sta caratterizzando l’estate 2017. La copertina del disco è stata realizzata dal giovane artista mesagnese Marco Mignogna. Ad aprire il brano un omaggio a una canzone straordinaria “Somewhere Over the Rainbow” cantato da Denise Degirolamo. Apprezzato anche l’intrigante videoclip girato sulle spiagge del Salento da Daniele Balestreri e curato dallo staff di Noninlinea.
Ph: Marco Misogna
Riceviamo e pubblichiamo
Dopo due anni di enorme sacrificio, di sovraesposizione personale a tutti i livelli, di umiliazioni ed offese subite, il 13 luglio 2017 ho ricevuto un regalo importante per il mio compleanno, ma ritengo per tutta la comunità: è stato nominato il commissario ed il sub commissario prefettizio, ai quali auguro un buon lavoro. Così sono riuscito ad evitare, che la peggiore amministrazione che San Pietro abbia mai avuto, continuasse a fare danni. Non è stato facile spiegare a tutti, Autorità comprese, che si stava consentendo ad un manipolo di persone di distruggere il futuro di una Comunità. Oggi in tanti si ricredono e molti mi chiedono di una mia candidatura nel 2018. Non penso sia importante oggi ventilare ipotetiche disponibilità: San Pietro Vernotico deve, invece, riflettere su altro. Basta con il vittimismo, con il pettegolezzo agli angoli della strada, con l’ipocrita autocritica per aver scelto un incapace a gestire San Pietro. Questa impostazione ha stancato. Da oltre un ventennio la nostra San Pietro è ostaggio di una sola persona, la sola colpevole delle condizioni in cui oggi siamo: Pino Romano. Ogni decisione
I Dirigenti della SSD Brindisi F.C. comunicano un altro importante ingaggio che andrà a rinforzare il già forte reparto d’attacco, ossia il cannoniere Mino Tedesco, che lo scorso anno ha giocato a Trani. Il suo curriculum da calciatore è considerevole avendo giocato in Eccellenza, serie D, C2 e C1, l’attuale Lega Pro, realizzando oltre 200 reti. Questo il lungo elenco: Galatina, Casarano, Gallipoli, Francavilla Fontana, Manduria, Bitonto, Manduria, Avezzano, Isola Liri, Cosenza, Acireale. Il migliore periodo da giocatore lo ha vissuto dal 2007 al 2011 avendo giocato in C2 e C1 con la Marcianise, Paganese e Savona. Mino Tedesco ha anche giocato due anni con il Città di Brindisi in serie D dal 2012 al 2014. Il DS Manta, grazie alla sua grande esperienza e al budget messo a disposizione dalla società, sta mettendo in piedi una squadra con delle importanti basi per poter disputare e puntare alla vittoria del campionato in Promozione o, in alternativa, affrontare anche il campionato d’Eccellenza da protagonista.
Riceviamo e pubblichiamo:
In data odierna alcuni organi di informazione hanno diffuso la notizia di un mio coinvolgimento nei reati di corruzione e concussione nell’ambito di procedure concorsuali e fallimentari; in ordine alle stesse ritengo opportuno chiarire che non mi è stato contestato alcuno dei suddetti reati e che non ho mai avuto incarichi nell’ambito di procedure concordatarie o fallimentari riguardanti società presso la Sezione Fallimentare del Tribunale di Brindisi.
Mi riservo di dare incarico al mio difensore al fine di tutelare la mia immagine nelle opportune sedi legali.
Approfitto per esprimere solidarietà alle altre persone citate negli indicati articoli, tra cui anche colleghi, conoscenti e amici, certo della loro estraneità rispetto ai fatti contestati.
Brindisi, 15 luglio 2017 Ganluca Alparone
(Dottore Commercialista)
Nuovo appuntamento con la rassegna letteraria “ilSegnalibro –punto di lettura Estate 2017” organizzata dalla Feltrinelli point Brindisi con il patrocinio del Comune di Brindisi. Domenica 16 luglio, alle ore 21.00, presso il Giardino dell’Ex Convento Santa Chiara di Brindisi, a due passi da Duomo, Omar Di monopoli presenta il suo ultimo libro “Nella perfida terra di Dio” edito da Adelphi. A dialogare con l’autore l’avvocato Antonio Caiulo.
Da tempo, al nome di Omar Di Monopoli ne sono stati accostati alcuni altri di un certo peso: da Sam Peckinpah a Quentin Tarantino, da William Faulkner a Flannery O'Connor. Per le sue storie sono state create inedite categorie critiche: si è parlato di western pugliese, di verismo immaginifico, di neorealismo in versione splatter. Nonché, com’è ovvio, di noir mediterraneo. Questo nuovo romanzo conferma pienamente il talento dello scrittore salentino – e va oltre. Qui infatti, per raccontare una vicenda gremita di eventi e personaggi (un vecchio pescatore riciclatosi in profeta, santone e taumaturgo dopo una visione apocalittica, un malavitoso in cerca di vendetta, due ragazzini, i suoi figli, che odiano il padre perché convinti che sia stato lui a uccidere la madre, una badessa rapace votata soprattutto ad affari loschi, alcuni boss dediti al traffico di stupefacenti e di rifiuti tossici, due donne segnate da un destino tragico, e sullo sfondo un coro di paesani, di scagnozzi, di monache), Omar Di Monopoli ricorre a una lingua ancora più efficace, più densa e sinuosa che nei romanzi precedenti, riuscendo a congegnare con abilità fenomenale sequenze forti, grottesche e truculente in un magistrale impasto di dialetto e italiano letterario – sino a farla diventare, questa lingua, la vera protagonista del libro.
Il prossimo appuntamento in programma è per giovedì 20 luglio con Selvaggia Lucarelli che presenta il suo ultimo libro edito da Rizzoli “Dieci piccoli infami”.
Riceviamo e pubblichiamo :
Alla C.a. delle Massime Autorità Brindisine.
Egr.i Dottori con la presente facciamo appello alle Vs. Autorità per chiederVi di aiutarci a mettere fine ad un supplizio, che si verifica da due anni nel periodo estivo da maggio a settembre, ai danni di tutti i residenti nei pressi del Parco Maniglio, nel rione Bozzano della nostra città.
Il suddetto parco gestito dalla Multiservizi, ha degli orari di apertura e chiusura, 07.00/13.00, 16.00/21/00,che il guardiano ha sempre fatto rispettare, alle ore 13,00 infatti, invita tuttora gentilmente genitori e bambini ad uscire perché il parco deve essere chiuso, al fine di rispettare” il silenzio della controra”. Paradossalmente però, la sera lo stesso guardiano va via, senza chiudere i cancelli perché il nuovo gestore del bar svolge la sua attività nelle ore notturne, vanificando il nostro diritto “al silenzio della notte”.
Il Bar del Parco ha motivo di esistere al fine di offrire un servizio ai frequentatori del parco, per lo più bambini, genitori ed anziani, qualora volessero usufruire di un gelato, una bevanda, un caffè; inoltre per anni è stato il ritrovo di tanti lavoratori, al mattino per fare colazione prima di andare a lavoro e delle mamme, che dopo aver accompagnato i bambini a scuola, si trattenevano per consumare un caffè e chiacchierare un po’.
Tutto questo è stato stravolto lo scorso anno, con l’avvento del nuovo gestore, il quale al mattino non apre l’attività, avendo deciso di impiantare un karaoke che va avanti fino a notte inoltrata, a volumi altissimi, invadendo la privacy di tutti noi residenti, al punto da non poter scambiare una parola, leggere un libro, vedere la televisione o molto semplicemente riposare nel proprio letto.
Molti di noi hanno affrontato personalmente il gestore del bar, il quale ha ribadito sfrontatamente che ha il permesso, la licenza e non si sa quale altra autorizzazione a svolgere la sua attività e che “ deve lavorare”, come se il diritto di lavorare gli desse il consenso di entrate nelle nostre case, di notte a volumi spropositati con canti ed urla sguaiate, (pertanto siamo tutti concordi nel fatto che qualunque autorizzazione possa essere revocata e rivista per motivi di ordine pubblico).
I Carabinieri della Stazione di Torchiarolo hanno tratto in arresto Giuseppe NUZZACI, classe 1974 del posto, in atto sottoposto agli arresti domiciliari, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Lecce, quale aggravamento della precedente misura in espiazione.
NUZZACI, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Brindisi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, su richiesta locale Procura della Repubblica, nei confronti di Gianluca AMATO, classe 1992 del posto.
Il giovane, al termine di serrata attività investigativa, è stato identificato quale autore dei delitti di tentata estorsione in concorso, tentata rapina e lesioni personali, consumati il 19 giugno 2017 in danno di due meccanici del luogo, allorquando tentava di sottrarre loro uno scooter e li malmenava al fine di ottenere la somma di 5.000 euro quale titolo risarcitorio per un presunto danno subito.
L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi.
I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino, nel corso di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dell'uso e spaccio della droga, hanno tratto in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Luca RENDINA, classe 1985 residente a Carovigno.
L'uomo, in seguito a una perquisizione personale e veicolare operata nel centro cittadino di San Michele Salentino, è stato trovato in possesso di pochi grammi di marijuana, ma al termine della successiva perquisizione presso la sua abitazione, sono stati rinvenuti circa 50 grammi della stessa sostanza, nonché vario materiale utile per il confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro.
Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, Luca RENDINA è stato posto agli arresti domiciliari.
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