Il Presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, manifesta spesso l‘intenzione di dotare il porto brindisino (perché è “quello che si presta maggiormente”) di un impianto utile al rifornimento di gas GNL per le navi di moderna costruzione. Egli, di certo saprà che a Brindisi ci sono state, negli anni passati, forti tensioni sociali quando si tentò di imporre un impianto di rigassificazione e la colmata di Capobianco sta lì a testimonianza di quel progetto e degli errori allora commessi.
Crediamo perciò sia utile confrontarsi su notizie certe e dati di fatto. Invitiamo perciò il Presidente Ugo Patroni Griffi a illustrare il “suo” progetto in modo dettagliato (come, dove e perché a Brindisi e non a Bari o a Barletta o a Manfredonia) per informare in modo adeguato sia la cittadinanza (che su questi argomenti è particolarmente sensibile) sia l’Amministrazione comunale. Allo stato non ci risultano invero motivi che giustificano la scelta di Brindisi per le caratteristiche del suo porto e neppure per considerazioni legate al mercato del settore.
Quello che chiediamo è che tutto avvenga nel massimo rispetto della trasparenza e del coinvolgimento dei cittadini in modo che ci possa essere un confronto sulla base di dati di fatto. Siamo perfettamente a conoscenza che le maggiori compagnie di navigazione, in particolare nel settore crocieristico, hanno commissionato (o hanno in programma di farlo) navi alimentate a Lng, Il gas naturale liquefatto, per ridurre costi ed emissioni, per cui ciò costituirà una fetta del mercato portuale. Si tratta di una situazione complessa e delicata per cui è indispensabile che la cittadinanza venga messa a conoscenza di tutti i particolari di ciò che si sta progettando e facendo.
Apprendiamo che l’AdSP si avvarrà della collaborazione del Politecnico di Bari per l’elaborazione del Piano regolatore del sistema portuale, che almeno per quanto riguarda Brindisi è una necessità dal momento che quello in vigore è alquanto datato. E’ noto che anche per la nuova Amministrazione comunale una delle priorità è quella di dotarsi di uno strumento urbanistico (PUG), è quindi importante fare in modo che i due piani si interfaccino cercando un’armonia che sino ad ora non si è registrata. Ne è conferma, ad esempio, la recinzione per la security e l’area archeologica di punta delle Terrare. Riteniamo che questo aspetto rivesta una fondamentale importanza per cui auspichiamo un pronto e proficuo confronto. Esigenza, questa, riconosciuta dallo stesso Presidente Patroni Griffi in una sua dichiarazione con la quale ha affermato che “La pianificazione dello sviluppo di un porto non può prescindere da una strutturata integrazione e interconnessione con il tessuto urbanistico locale ”.