I Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, Tea Verderosa, il 44enne Teodoro Valenti di Brindisi, Roberto Nigro, 50enne di S.Vito dei Normanni, Antonio Mangiulli, 27enne brindisino e Emilio Valenti, 25 anni anche lui di Brindisi, ritenuti responsabili di quattro rapine, di cui due tentate e due consumate, perpetrate a Brindisi e San Vito dei Normanni. L'indagine ha preso il via il 25 gennaio scorso quando, tre uomini a volto coperto, a bordo di una Fiat Croma rubata, tentarono di rapinare una gioielleria in Corso Garibaldi a Brindisi.
L'inaspettata reazione del titolare mandò in fumo i piani dei malviventi che, nel darsi alla fuga, esplosero un colpo di fucile a canne mozze, ferendo di striscio un passante. Pochi minuti dopo, la banda assaltò una ricevitoria, in via Tevere al rione Perrino, dove vennero però intercettati da una pattuglia di Carabinieri in servizio antirapina, che dopo un conflitto a fuoco, riuscì a trarre in arresto Valenti e Mangiulli. I militari furono costretti a fare fuoco contro uno dei malviventi che puntava contro di loro un fucile. In quella circostanza, Mangiulli rimase lievemente ferito. Il terzo complice, successivamente identificato in Roberto Nigro, riuscì ma fuggire. Le successive indagini hanno poi consentito di far luce su ulteriori due rapine consumate il 5 gennaio ai danni del "Compro Oro" di via Sicilia al rione Commenda e il 23 gennaio, in un bar tabacchi in a San Vito dei Normanni. Durante la prima, due individui con il volto coperto, successivamente identificati in Mangiulli e Valenti, dopo aver sfondato a calci la porta d'ingresso del locale, fecero irruzione nell’esercizio aggredendo una dipendente e impossessandosi dell'incasso pari a circa 4mila €. Mangiulli fu arrestato il 23 febbraio successivo. Nel secondo episodio criminoso, tre uomini fecero irruzione in una bar tabacchi a San Vito dei Normanni, mentre un complice li attendeva alla guida di una Fiat Croma, poi risultata rubata. In quell’occasione, i malviventi riuscirono ad impossessarsi di circa 12mila e vari libretti di assegni e carte di credito. Uno dei malviventi esplose anche un colpo di pistola all'indirizzo del proprietario, senza fortunatamente raggiungerlo. Le immediate indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Brindisi, hanno permesso di individuare un casolare abbandonato, al confine tra i Comuni di San Vito dei Normanni e Brindisi, all'interno del quale è stata rinvenuta la refurtiva. Inoltre, sempre nel casolare, individuato quale base logistica dei rapinatori, sono stati sequestrati passamontagna, guanti e l'estintore utilizzati durante il colpo alla tabaccheria. Dall'esame del DNA, si è poi risaliti al profilo genetico di Nigro, mentre Mangiulli e Valenti sono stati identificati mediante le intercettazioni ambientali in carcere. Proseguono le indagini per risalire al quarto complice. L'attività dei Carabinieri ha permesso inoltre di appurare anche il coinvolgimento di Teodoro Valenti, zio di Emilio Valenti, ritenuto il mandante delle rapine, nonché l'organizzatore del gruppo. All’uomo è stato contestato il "concorso morale" in tutti e quattro gli episodi.