Un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone, ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti su tutto il territorio nazionale e riciclaggio, è in corso di esecuzione in Puglia, Sicilia, Calabria e Campania. L’operazione “All black” dei carabinieri del Noe con i finanzieri del comando provinciale di Taranto, è coordinata dalla Dda di Lecce.
Secondo quanto appurato dagli investigatori, i rifiuti venivano smaltiti o previo sversamento sul suolo con successivo tombamento o abbandonati all’interno di capannoni industriali in disuso e successivamente dati alle fiamme. Un traffico illecito che ha coinvolto numerosi soggetti, con i ruoli di produttori, trasportatori, intermediari, riceventi, deputati allo scarico e alla ricerca dei siti in cui tombare i rifiuti. Complessivamente sono stati documentati 28 conferimenti illeciti per un totale di più di 600 tonnellate, di cui almeno 142 classificate come rifiuti pericolosi. I rifiuti (plastiche, gomme, ingombranti, guaine catramate e fanghi) provenivano in gran parte da un’azienda autorizzata al trattamento situata a Sparanise (Caserta), che grazie a questo sistema sarebbe riuscita ad abbattere fortemente i costi di gestione. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Lecce, Taranto, Brindisi, Palermo, Cosenza, Reggio Calabria, Salerno, Napoli e Caserta. Sono in corso anche sequestri per diverse centinaia di migliaia di euro