Smaltimento illecito di sangue degli animali: sette arresti nell’ambito dell’indagine “Sangue amaro”

I Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale e del Comando Gruppo Carabinieri Forestali di Lecce, supportati dai Comandi Provinciali dell’Arma di Brindisi, Lecce, Latina, Roma e Napoli, hanno eseguito 7 provvedimenti cautelari disposti dal GIP presso il Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di imprenditori del settore per l’ipotesi di associazione per delinquere, attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti.

L’indagine, convenzionalmente denominata “Sangue Amaro” e condotta dai militari del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce e del NIPAAF, ha avuto inizio verso la fine di ottobre del 2018, a seguito del controllo di un impianto di magazzinaggio di sottoprodotti di origine animale, la O.R.M. s.r.l., di Oria, che si occupa dell’attività di recupero e smaltimento di scarti di origine animale. Le indagini hanno permesso di accertare che il materiale ematico proveniente dalla macellazione degli animali, da gestire secondo una specifica filiera, veniva illecitamente smaltito all’interno di alcuni terreni e in particolare in un pozzo artesiano nella disponibilità di uno degli indagati, con diramazioni anche fuori dal territorio pugliese, con il concorso, in particolare, di 2 aziende operanti in Campania e nel Lazio. Gli indagati, ognuno con un proprio ruolo ben definito, al fine di conseguire un ingiusto profitto, attraverso l’utilizzo di una cisterna, dopo aver ricevuto da numerosi mattatoi dell’area pugliese ingenti quantitativi di liquido ematico, redigendo falsi documenti di trasporto che attestavano il conferimento presso impianti autorizzati al trattamento, li smaltivano sul nudo terreno e mediante sversamento in un pozzo artesiano nella disponibilità degli indagati, ubicato all’interno di una proprietà privata di Francavilla Fontana. Si tratta di Annunciata Gioffredi, 51 anni, Fabio Leo, 42 anni, Omar Leo, 26 anni, Gianfranco Mingolla, 39 anni, Vitantonio Turrisi, 37 anni, Michele Martena, 32 anni. La stessa misura cautelare è stata emessa anche a carico di Michele Martena, 32 anni, di Carmiano (Lecce), della società Ilsad Srl, e G.S, di Acerra (Napoli), 52 anni, della società Ofelia Ambiente. Il gip ha inoltre disposto il sequestro dell’opificio riconducibile alla Orms Srl e di una villa nella disponibilità degli amministratori della citata società. I provvedimenti cautelari reali disposti dall’autorità giudiziaria riguardano anche sei automezzi e una cisterna.