I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, nei confronti di una guardia particolare giurata, dipendente dell’ Istituto di Vigilanza I.V.R.I., ritenuta responsabile del reato continuato di peculato. Si tratta di Francesco Vincenti, classe 58 di Brindisi, a cui è stato ascritto l’ammanco della somma di 2.115€. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi al fine di appurare la riconducibilità all’arrestato, di altri ammanchi di denaro denunciati dall’Istituto di Vigilanza e dai responsabili delle attività commerciali per un ammanco complessivo di circa 50.000€. L’attività investigativa da parte dei Carabinieri è iniziata un anno fa e ha preso il via a seguito della denuncia del responsabile aziendale di un supermercato di San Vito dei Normanni, circa la mancanza della somma di 2.690€.
I Carabinieri nel ricostruire l’intera vicenda, hanno scoperto che non era stato l’unico ammanco, ma l’ultimo di una serie di altre sparizioni di denaro relative agli incassi di tutto l’anno precedente il 2017, che avevano riguardato altre attività nell’ambito della grande distribuzione. Le indagini hanno così delineato il percorso del denaro dalle casse automatiche a doppio sportello in cui veniva versato dai dipendenti delle attività commerciali, al caveau dell’Istituto di Vigilanza. Pertanto dopo aver verificato la totale estraneità dei dipendenti della varie attività, le indagini si sono orientate sugli equipaggi dell’Istituto di Vigilanza, l’autista, il prelevatore e l’uomo di scorta. Sono stati così analizzati tutti i servizi effettuati dagli operatori e incrociati con le date degli ammanchi di denaro. È emersa così la costante presenza dell’indagato, in qualità di autista, il cui compito esclusivo era quello della conduzione e della custodia del mezzo blindato, il cui posto guida è comunicante con il vano posteriore dove vengono custoditi i marsupi e le cassette, che contengono il denaro. Dall’analisi dei fatti, è emerso in maniera chiara che i numerosi ammanchi denunciati dall’Istituto di Vigilanza e dalle attività commerciali, erano avvenuti durante la fase di trasferimento del denaro con il mezzo blindato dalle casse bifacciali dell’esercizio commerciale al caveau dell’Istituto di Vigilanza. Gli specifici accertamenti hanno poi consentito di dimostrare che proprio nella fase di trasporto è stato possibile avere accesso al contenuto dei marsupi e delle cassette. Circostanza che in cui Vincenti era sempre presente. Le indagini hanno così fornito gli elementi determinanti a carico dell’indagato per l’attribuzione certa del reato continuato di peculato, in quanto è documentato che in molteplici occasioni ha forzato i contenitori portavalori, riuscendo ad estrarre parte delle banconote contenute all’interno. E’ stato così possibile delineare in modo chiaro il modus operandi: mentre i due colleghi si occupavano di prelevare il denaro dalle casse continue degli esercizi commerciali, l’arrestato dal posto di guida passava nel retro del blindato e con l’ausilio di un coltello estraeva dalle cassette le banconote. In una giornata è riuscito ad eseguire 5 distinte appropriazioni di denaro dai contenitori portavalori. E’ stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.