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Cgil, Gioia Tauro: Soumaila Sacko, ucciso solo perchè prendeva dei pezzi di lamiera per riparare dal sole una comunità di lavoratori invisibile che vengono quotidianamente sfruttati!
Un militante sindacale di colore - regolarmente stabilizzato in Italia - è la prima vittima a circa 48 ore dall’insediamento del nuovo Governo e per la quale il nuovo Ministro dell’Interno dovrà necessariamente dare spiegazioni su quanto accaduto. Le indagini sulla matrice dell’attentato sono in corso, e siamo tutti certi che la magistratura verrà a capo del commando dei 4 balordi che hanno sparato sul gruppo di ragazzi Somali allocati presso la baraccopoli di San Ferdinando nella piana di Gioia Tauro in Calabria, uccidendo Sacko Soumali e ferendo due suoi connazionali. In ogni caso un dato è certo, nel nostro Paese si sta diffondendo un clima esasperato sempre più incline all’odio, al disprezzo e alla scarsa tolleranza verso gli immigrati. In buona sostanza si è sdoganato il pensiero razzista e xenofobo, tant’è che a valle dei proclami sull’ampliamento della legittima difesa, qualcuno ha pensato bene di dare il primo esempio di chiusura verso coloro che a breve rappresenteranno una scomoda presenza da arginare e contrarre sempre più con il respingimento.