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Legambiente su Legge Regionale n.30 sulle misure del radon negli edifici pubblici
La Direttiva UE 59/2013 richiede agli Stati membri di stabilire livelli di riferimento nazionali per le concentrazioni di gas radon in ambienti chiusi. Secondo la direttiva il livello di riferimento è di 300 Bq/m3 all’anno, ogni Stato dovrà promuovere interventi di monitoraggio di questo gas e un piano d’azione che affronti i rischi dovuti dall’esposizione al radon negli edifici. In Italia esiste una normativa (DLgs. 241/2000) per il radon solo nei luoghi di lavoro (incluse le scuole), per i quali, se la concentrazione di radon supera il livello d’azione (pari a 500 Bq/m3), il datore di lavoro è obbligato ad intraprendere azioni finalizzate alla riduzione dell’esposizione al radon dei lavoratori. Invece, l’esposizione al radon nelle abitazioni non è stata ancora regolamentata nella legislazione italiana.