Sempre alta l’attenzione dei carabinieri, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno delle truffe commesse da parte di sedicenti appartenenti alle Forze di Polizia e altre figure professionali. Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha realizzato uno spot
con l’intento di divulgare alcuni consigli, rivolti principalmente agli anziani. Mai aprire la porta agli sconosciuti, nemmeno se si presentano come esponenti delle forze dell’ordine. Sempre meglio, rivolgersi al 112 per accertarsi se si tratta di un vero rappresentante delle Forze di Polizia. E ancora: mai fornire troppe informazioni a chi telefona, magari presentandosi come l’operatore di questa o quella compagnia telefonica. Insomma, tanti suggerimenti pratici per evitare di finire nel mirino dei malfattori. L’identikit del truffatore medio è spesso quello di un uomo o una donna ben vestiti, garbati nei modi e sicuri di sé, tanto che non ci si rende conto subito di trovarsi di fronte a un imbroglione. Alcuni si presentano come amici dei figli o di parenti, dopodiché inventano le scuse più varie per chiedere soldi. Altri si presentano come dipendenti del Comune, delle aziende del gas o di fornitura del servizio elettrico, in qualità di ispettori dell’Inps, di funzionari dell’Inail e di altri enti pubblici. Il consiglio base resta quello di non aprire mai la porta, perché gli enti non inviano personale a casa. Poi c’è la ormai nota “truffa dello specchietto”. Si tratta di un trucco molto semplice che consiste nel far credere all’automobilista che la sua macchina, abbia involontariamente urtato il retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa. In questi casi, non fermatevi e chiamate subito il 112.