Gli uomini della guardia di finanza del Comando Provinciale di Brindisi, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, al termine di una complessa attività investigativa, hanno sottoposto a sequestro una porzione del Demanio marittimo del porto di Savelletri dando esecuzione, tra l’altro ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione. Le indagini, originate da un’attività di intelligence del dipendente Nucleo di Polizia Economico-finanziaria, hanno permesso di appurare l’occupazione abusiva del cosiddetto “Braccio di Levante” del Porto di Savelletri di Fasano. Gli indagati, tutti proprietari di imbarcazioni, avevano assunto dal 2015 il controllo del braccio portuale di recente realizzazione, gestendolo in assenza dei necessari titoli abilitativi, con forniture di servizi, riscossione delle quote di ormeggio e attività di guardiania.
Dal maggio 2018, la “gestione” dell’area era passata nelle mani di un 45enne pluripregiudicato fasanese il quale, avvalendosi della collaborazione di altri 4 soggetti, incaricati sia della riscossione delle somme versate mensilmente dai proprietari delle imbarcazioni ormeggiate, sia della vigilanza del molo abusivamente occupato, pretendeva un canone mensile pari a circa 500 euro per singolo natante. L’attività investigativa ha consentito inoltre, di accertare che il pregiudicato, destinatario dell’Ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, aveva minacciato di appropriarsi dell’imbarcazione di uno degli indagati, se non gli avesse corrisposto una somma pari a 5.000 euro quale “canone annuale” previsto per la locazione non autorizzata del posto barca. Allo stato, risultano complessivamente indagati 11 soggetti per il reato di occupazione abusiva di uno spazio demaniale.