Un tir con targa greca, diretto verso il porto di Brindisi è stato intercettato a Fasano, dagli uomini della Guardia costiera del sesto Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, nell’ambito di una mirata attività investigativa. L’autoarticolato trasportava quattro tonnellate di oloturie provenienti da pesca di frodo, custodite in 228 secchi di plastica. Il mezzo era ufficialmente destinato a trasportare alimenti di vario tipo e avrebbe dovuto caricare prodotti ortofrutticoli presso un deposito della zona, poi si sarebbe dovuto imbarcare a Brindisi per la Grecia. La raccolta di oloturie dai fondali della Puglia è stata vietata dal decreto ministeriale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 27 febbraio 2018.
La tutela di questa specie, di cui è vietata pesca, detenzione e sbarco, si è resa necessaria per evitare che la sua sistematica distruzione potesse arrecare un danno ambientale inestimabile ai nostri ecosistemi marini, poiché le oloturie svolgono un ruolo fondamentale nell’ossigenazione delle acque e il riciclo di sostanze organiche nell’ambiente in cui vivono. La loro pesca indiscriminata trae origine dall’ingente richiesta sui mercati orientali, sia per finalità cosmetiche che alimentari, costituendo un piatto ricercato della gastronomia cinese. L’autista dell’autoarticolato è stato denunciato anche per disastro ambientale, mentre l’intero quantitativo di oloturie, sottoposto a sequestro, è stato rigettato in mare trattandosi di esemplari ancora vivi.