I Carabinieri della Stazione di Erchie hanno tratto in arresto, a seguito di ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, un 41enne del luogo per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati. L’uomo è indagato per aver sottoposto la moglie a reiterati e gravissimi atti di violenza fisica, morale e psicologica, percuotendola ripetutamente, anche alla presenza dei figli minori, instaurando un regime di terrore, tale da indurre la donna a non denunciarlo. Nel 2017, davanti alle rimostranze manifestate dalla moglie a causa di una relazione extraconiugale che l’uomo intratteneva con un’altra donna, dopo averla apostrofata come pazza ed esaurita, le ha puntato alla gola un coltello da cucina.
Ma ripetuti sono stati gli episodi di violenza anche nel 2018 e recentemente, nei primi giorni del mese di maggio, l’uomo, dopo averle sottratto con una scusa il telefono, l’ha insultata pesantemente, minacciandola di morte e immobilizzandola con una fune con la quale dopo averla legata intorno alla vita, l’ha scaraventata a terra, colpendola con ripetuti calci e trascinandola sul pavimento con l’intenzione di raggiungere la porta d’ingresso per scaraventarla fuori casa. Le denunce poi formalizzate dalla vittima, hanno anche trovato significativi riscontri nei referti medici e nelle dichiarazioni dei congiunti. L’indagato ormai coinvolto dalla relazione extraconiugale non ha tollerato i continui rimproveri della moglie e dei suoi familiari, riversando tutta la sua rabbia sulla donna con condotte aggressive e violenze sia morali che fisiche che si sono protratte per anni. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nella Casa Circondariale di Brindisi.