Dopo la finale di Coppa Italia persa dalla Happy casa contro Venezia e' tempo di bilanci e di valutazioni generali sulla partecipazione della squadra brindisina a questa importante manifestazione che 'e diventata nel corso degli anni un punto di riferimento per il basket nazionale e non solo.Intanto la formula che e' stata studiata proprio per dare il massimo possibile allo spettacolo ed in effetti l'eliminazione diretta senza alcun appello e' certamente un modo per rendere quasi stressante l'impegno di ogni formazione che scende in campo.
Per altro la disputa di due incontri nei due giorni previsti e' un' altra prova non indifferente, per il team che ci arriva, di compattezza e di capacita'atletica.Se poi si guarda alla partita finale che si disputa l'ultima giornata si capisce a pieno lo sforzo fisico-psichico e quindi lo stress da gara che prende qualsiasi team ,anche il piu' esperto.Brindisi per la seconda volta consecutiva ha dato dimostrazione di grande serieta' sportiva,di essere formazione oramai collaudata e di essere in grado di competere con qualsiasi altro gruppo. Per altro ha disputato le due gare eliminatorie con grande disinvoltura e mostrando due volti uno quello contro Sassari spumeggiante e di grande livello tecnico,l'altro quello contro la Pompea Bologna di squadra capace di grande difesa ed di essere quasi cinica perche' ha saputo sfruttare al massimo gli errori degli avversari infliggendo alla formazione emiliana una dura lezione di basket.L'ultima gara,quella piu' importante per intenderci,ha visto un crollo iniziale dei ragazzi di Vitucci di fronte ad una difesa schierata con grande capacita' dai veneziani che fin dal primo minuto non hanno mai mollato questa pressione.Si e' visto chiaramente che Venezia e' formazione esperta e che quando deve vincere lo fa e lo fa anche benissimo sfruttando tutte le potenzialita' dei suoi uomini .Brindisi dopo un impatto terribile si e' ripresa ma ha sempre urtato contro il muro difensivo di Chappell e company che hanno martoriato di falli Banks cosi come indicato dal coach di Venezia anche nei time out nei quali De Raffele ha sempre ricordato ai suoi di pressare da vicino il fuori classe brindisino.Ma il capitano il suo lo ha fatto mettendo a segno tutti i tiri liberi assegnati,sono stati i suoi compagni che hanno fatto cilecca non solo su quelli ma anche in generale in fase di realizzazione.Su tutti Stone mai entrato in gara ed anche Martin che si e' fatto soffiare due volte la palla mentre palleggiava per non parlare di Sutton che sembra abbia un conto sempre aperto con gli arbitri. Con un meno tre tra gli stranieri era veramente complicato vincere ma questo non significa che l'Happy casa non abbia fatto il suo figurone anche quest'anno e che sia oramai tra le migliori formazioni di questo campionato.E' per questo che Brindisi merita il rispetto di tutti per quanto ha saputo fare sul campo battendo le dirette avversarie e perdendo solo di fronte ai campioni d ' Italia in carica.Ha conquistato una seconda partecipazione consecutiva alla edizione della Supercoppa, che si disputera' a settembre di quest'anno , preludio del prossimo ,ma intanto pensiamo a questo che e' in corso perche'e' facile predire tante altre soddisfazioni per Vitucci e company e per i tifosi brindisini che sono accorsi in massa a Pesaro per sostenere la propria squadra