Una sofisticata frode fiscale internazionale è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Rimini. L’operazione, denominata “Galateo”, riguarda il settore del commercio all’ingrosso di apparati elettronici ed elettrodomestici. Gli inquirenti hanno scoperto un giro di false fatture, per un ammontare di oltre 108 milioni di euro e stanno eseguendo una serie di sequestri per equivalente nei confronti dei cinque principali responsabili, per un ammontare di oltre 13 milioni di euro. In tutto, tra persone fisiche e società, sono 101 i soggetti coinvolti con ditte che hanno sede in Italia ma anche in Paesi europei ed extraeuropei.
Nello specifico sono 45 gli interessati dalle indagini, 56 le società, di cui 38 in Italia e 18 con sede all’estero. I controlli sono durati circa due anni tramite verifiche fiscali, rogatorie, intercettazioni e perquisizioni in varie regioni. La frode fiscale consisteva in un articolato meccanismo che coinvolgeva 56 persone, le quali emettevano fatture false per operazioni inesistenti. Oltre 18 milioni l'Iva evasa. Il mancato pagamento dell'imposta ha permesso a tante imprese, prevalentemente di Rimini, Forlì e Ravenna, di acquistare la merce a prezzo inferiore a danno della concorrenza di mercato e a discapito dell'Erario. Nelle tre province romagnole il giro di fatture false ammonta a circa 62 milioni di euro di imponibile. L'Iva evasa è di oltre 13 milioni di euro. Sono in corso ulteriori accertamenti in diverse città d'Italia per individuare ulteriori disponibilità economiche. Nei confronti dei soggetti riminesi è stata sequestrata una società immobiliare di Brindisi, a Forlì invece, sono finiti sotto sequestro una villa, due appartamenti e un garage. Ulteriori rogatorie sono state avviate nella Repubblica di San Marino, in Svizzera e nel Principato di Monaco.