I poliziotti del Commissariato di Ostuni hanno tratto in arresto in flagranza di reato di maltrattamenti in famiglia un uomo del posto, classe 1980. Nel pomeriggio del 5 gennaio scorso, è giunta presso la sala operativa, una richiesta d’intervento presso un’abitazione del centro storico, all’interno della quale il figlio di un anziana coppia di genitori li stava aggredendo, urlando e gettando in aria tutto ciò che gli capitava sotto mano e minacciandoli seriamente di ucciderli se non gli avessero dato il denaro richiesto.
Prontamente intervenuti sul posto, gli agenti hanno avuto accesso nell’abitazione e si sono trovati davanti ad una situazione particolarmente delicata con l’uomo che, in evidente stato di ubriachezza e fuori di se, provava a far valere le proprie ragioni ai danni della madre e del padre. L’intervento dei poliziotti, seppur con non poca fatica data la mole dell’uomo e il suo forte stato di agitazione, ha evitato che la situazione degenerasse. Nel corso dell’intervento della polizia però, l’uomo ha afferrato il tavolo della cucina provando a scaraventarlo contro i parenti, non riuscendoci solo grazie alla pronta reazione degli Agenti che lo hanno quindi ammanettato e condotto in commissariato per gli accertamenti del caso. L’intervento compiuto dal personale della Polizia di Stato ostunese ne seguiva numerosi altri avendo nel tempo l’uomo realizzato ripetuti e violenti comportamenti vessatori ai danni degli anziani genitori, ormai da troppo piombati in un vero e proprio incubo senza fine e ai quali le richieste di soldi venivano rivolte ogni giorno. Pertanto, partendo da quanto appurato nella flagranza del reato, a ritroso in sede di denuncia, le vittime hanno ripercorso gli innumerevoli anni fatti di soprusi e di prevaricazioni per mano del figlio, tra l’altro, affetto da croniche dipendenze dall’alcol e dal gioco d’azzardo, nella fattispecie le cosiddette macchinette mangiasoldi. Le risultanze dell’inchiesta svolta, incentrata sulla ricostruzione di tutti gli episodi di violenza domestica e maltrattamenti patiti, è stata condivisa con il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottoressa Simona Rizzo che ne ha così dispostola traduzione presso la Casa circondariale di Brindisi