Nuovi sequestri nel Petrolchimico di Brindisi, dopo quello del 13 scorso dove i carabinieri del Noe di Lecce, a seguito di controlli effettuati con i tecnici Arpa, hanno eseguito il sequestro di un’area di 26 ettari, vicina all'ex discarica di Micorosa, all’interno della quale è stato trovato materiale su cui sono in corso accertamenti. Ieri sera invece, sono stati posti i sigilli a un capannone dove l’Arpa, nel corso di un sopralluogo, ha scoperto amianto, guaine, pneumatici e cavi elettrici. Si procedera' con una denuncia contro ignoti, almeno fino a quando non si risalira' con certezza al soggetto giuridico che gestiva il sito. Un secondo provvedimento di sequestro è stato poi notificato nel tardo pomeriggio di oggi, al legale rappresentante della Syndial, per presunte irregolarità nella gestione dei rifiuti. I sigilli sono stati apposti a un’area di circa 3mila metri quadrati, in cui si trovavano rifiuti speciali classificati come pericolosi, tra scorie liquide, oli, filtri, parti di strumentazioni elettroniche e materiale proveniente da demolizioni.