La Procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniele Pietanza, dipendente della Multiservizi ai domiciliari dal 10 maggio, con l’accusa di concussione elettorale in riferimento al periodo delle amministrative del 2016. All’ex assessore Pasquale Luperti invece, è stato contestato un episodio di abuso d'ufficio, legato alla rimozione di una carcassa di topo nell'abitazione di una impiegata dell'ufficio del Lavoro. Insieme a loro sono imputate altre 7 persone, coinvolte nei diversi tronconi dell’inchiesta. Compariranno davanti al gup il mese prossimo. Il pm non ha esercitato l’azione penale nei confronti di tre persone, inizialmente destinatarie di avviso di garanzia, Pasquale Priore Oliva, pediatra di fiducia della famiglia Luperti, Paolo Lanza e Raffaele Zuccaro, dipendenti della Multiservizi.
Identificate come persone offese, il Ministero dell’Interno, il Comune di Brindisi, la Multiservizi, Sandro Trane, dipendente della Multiservizi dalla cui denuncia è partita l’inchiesta e altri sei dipendenti della partecipata, finiti, secondo l’accusa, nella rete delle minacce a sfondo elettorale, finalizzate a far ottenere consensi a Luperti, candidato consigliere comunale per Impegno sociale, a sostegno di Angela Carluccio sindaco. Tutti potranno costituirsi parte civile in sede di udienza preliminare, ai fini della richiesta di risarcimento danni.