L’Italia di inizio secolo scorso, inchiodata nelle sue convenzioni e nelle sue ipocrisie, immutabile e sempre attuale. Con «Pensaci, Giacomino» l’autore girgentino voleva rompere i pregiudizi di una società ingessata negli status sociali e nei più opprimenti cliché: ieri come oggi, l’individuo vive della propria maschera, perdendo di vista il proprio io e vivendo in una quotidiana commedia reale - a tratti drammatica - nella quale si scorgono finali pirandelliani.