E’ iniziato con un’interruzione della pubblicità di un’Italia che da poco ha imparato ad identificare l’unità familiare con quella della merenda mattutina vista da una finestra che dà su un ameno campo, che guarda in tv la pubblicità delle nuovi modelli sfornati dalle industrie automobilistiche, che segue gli show della bravissima Carrà “Made in 1978” . Dopo il saluto ed il benvenuto ad autori, alunni e docenti da parte del Dirigente Scolastico del Marzolla di Brindisi, prof.ssa Carmen Taurino e l’introduzione a “Letture al Marzolla” da parte della professoressa Pierangela Del Prete, curatrice della rassegna, la parola è passata all’autore e ad una parte degli attori dell’Associazione “Teatro dei CINCH”.
Mauro Sinigaglia, l’autore, ha spiegato agli alunni delle classi terze e ad una rappresentanza delle quinte le motivazioni dalle quali è nato il testo: non mitizzare Moro, ma riflettere sulle percezioni che l’autore e la sua generazione, giovanissima nel’78, ebbero di quei tragici eventi; poi la riflessione ed il cercare di capire il corso degli eventi, dopo i fatti del compromesso storico, i due blocchi est- ovest non più nettamente contrapposti, lo stragismo. Con Antonio Giannuzzi, coautore che ha curato la messinscena, il dialogo con gli alunni è proseguito sui temi della tecnica teatrale e su come egli ha trasposto sulla scena il dissidio che egli stesso ha immaginato verificatosi all’interno delle stesse Brigate Rosse. La notizia, attraverso immagini- documentario, del ritrovamento del cadavere di Moro in via Caetani a Roma e il dialogo con gli altri attori Luigi Cardone, Alessia Mele, Gianmarco Rizzo, all’interno dell’Aula Magna del Marzolla hanno creato un fermento ed un dibattito culturale, che hanno visto anche gli alunni protagonisti con le loro considerazioni, osservazioni, quesiti.
In chiusura uno dei Rappresentanti d’Istituto, Giulio Garofoli, ha ringraziato gli attori e l’autore ed ha espresso la consapevolezza negli allievi della necessità di conoscere sempre meglio la storia, per dare risposte al presente.
Su tutto hanno campeggiato le lettere di Moro ai suoi amici di partito e alla moglie, che hanno offerto ancora una volta motivo di riflessione, di incitamento ad un impegno costruttivo nella società.
F.to
Pierangela Del Prete