BRINDISI – Questa mattina sono partiti dalla Base di pronto intervento umanitario
delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi due voli umanitari per l’Indonesia messi a
disposizione dalla Cooperazione Italiana. I due aerei cargo stanno trasportando
attrezzature della Croce Rossa Italiana per allestire un campo base di supporto alla
risposta del Governo indonesiano al terremoto e conseguente tsunami del 28
settembre scorso nel Sulawesi centrale.
Le operazioni di carico del primo Antonov 12, condotte dal personale di UNHRD con il
supporto del Distaccamento aeroportuale di Brindisi dell’Aeronautica militare, si sono
svolte nella notte con decollo alle 4.00; a seguire è stato caricato un secondo velivolo
della stessa tipologia partito alle 10.30 di questa mattina. A ricevere il carico a
Balikpapan, sulla costa orientale del Borneo, ci saranno gli operatori della Croce Rossa
Italiana che stanno allestendo un campo base a Palu, capitale della provincia del
Sulawesi centrale. Qui saranno accolti centinaia di soccorritori e volontari della Croce
Rossa Indonesiana impegnati nell’assistenza alle popolazioni colpite.
Questa operazione risponde ad un appello della Federazione Internazionale della Croce
Rossa e Mezzaluna Rossa e si inserisce nel piano di risposta all’emergenza guidato
dall’Organizzazione nazionale per la gestione dei disastri (BNPB) del governo
indonesiano, in collaborazione con il Centro di coordinamento dell’assistenza
umanitaria (AHA Centre) dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN).
Il World Food Programme delle Nazioni Unite, di cui fa parte anche la base UNHRD, sta
fornendo supporto logistico per aiutare il Governo indonesiano a trasportare e
immagazzinare gli aiuti a Palu e a Balikpapan, nella vicina isola di Borneo.
Il 28 settembre scorso un terremoto di magnitudine 7.5 ha colpito la penisola
Minahasa sull’isola indonesiana di Sulawesi. A seguito del sisma si è sviluppato uno
tsunami con onde alte fino a 5 metri che si sono abbattute in particolar modo su Palu,
causando, secondo stime ufficiali, 2.100 morti, 680 dispersi e circa 223.000 sfollati.