Gli ultimi fatti di cronaca della città di Brindisi che hanno visto come protagonisti migranti richiedenti asilo, titolari di permesso di soggiorno per scopi umanitari e con molta probabilità anche irregolari, che sono accaduti nell’arco temporale di poco meno di un mese, hanno generato un clima di inquietudine diffusa tra la cittadinanza che non vede più certi episodi come casi isolati ma inizia ad avvertire una vera e propria emergenza sicurezza. Fatti accaduti prevalentemente in pieno giorno che minano fortemente la tranquillità dei cittadini nelle normali attività quotidiane, iniziano a generare una tipologia di allarme sociale di cui non si sono mai avute precedenti esperienze e che non risulta ancora quantificabile nelle sue ipotetiche estreme conseguenze.
Dal rifiuto di munirsi di titolo di viaggio sugli autobus e di abbandonare il mezzo mostrando intemperanze nei confronti dei conducenti, allo scasso di vetrine e parabrezza anche in luoghi di cura e senza apparente motivo, fino alla tentata violenza sessuale ai danni di una ragazzina non ancora quindicenne, i cittadini sono stati più o meno direttamente protagonisti di fatti che richiederebbero un intervento più massiccio delle autorità di pubblica sicurezza nel presidiare il territorio e prevenire detti fenomeni.