Conferenza stampa organizzata da Lega e Fratelli d'Italia a seguito delle dimissioni del vice sindaco Rita De Vito ufficializzate ieri con un comunicato stampa. I gruppi di destra si pongono il problema politico che è scaturito proprio da queste dimissioni che secondo le opposizioni, dimostrerebbero il caos esistente all’interno del Pd che sarebbe stato poi la vera causa delle dimissioni della De Vito responsabile secondo quel partito, di non seguire le direttive indicate. Peraltro anche il sindaco Rossi ha parlato di incomprensioni a dimostrazione che la preside incaricata anche dell’assessorato per i servizi sociali, non era facilmente gestibile all’interno degli accordi che esistono in ogni maggioranza politica. L’aspetto principale secondo la versione della maggioranza sarebbe stata la posizione critica espressa dalla De Vito pubblicamente contro il Prefetto e la gestione dell’ordine pubblico.
Le affermazioni rese sui giornali sulla vicenda scaturita dall’incendio di un ciclomotore, avrebbe causato la reazione del prefetto non solo sotto il profilo squisitamente formale, ma anche incrinando i rapporti con la maggioranza. Lega e Fratelli d’Italia invece sostengono che la De Vito è stata manipolata, messa in un angolo dal segretario del Pd Cannalire, su questioni amministrative che invece riguardavano direttamente il suo assessorato e la sua delega, limitandone non solo il raggio di azione ma anche le scelte di principio. L’accusa di scarsa diplomazia che sarebbe arrivata dalla maggioranza nei confronti della De Vito, avrebbero riguardato la vicenda mensa ma anche l’integrazione scolastica, ma un po’ su tutto sembra che ci fossero discussioni tra la de Vito e la maggioranza ed in particolare con il Pd. Alla fine tutti questi nodi sono arrivati al pettine soprattutto quando c’è stata la presentazione del piano sociale di zona 2018-2020, che riguarda gli interventi proprio dei servizi sociali e cioè la delega specifica della De Vito. E’ su quel piano che è saltato l’accordo all’interno della maggioranza perché la De Vito non avrebbe condiviso le scelte della giunta, del sindaco e del partito che l’aveva indicata. Secondo le opposizioni di destra quindi, questa è la prova provata che esiste una vera e propria lobby nel c.sinistra che impedisce a chi non appartiene a questa lobby di poter operare magari facendo l’interesse effettivo della città e non quello deciso dal Pd e dagli altri. Le deleghe dell’ormai ex vice sindaco potrebbero passare ad Isabella Lettori, presidente del CSV Poiesis, già candidata con il Partito Democratico, mentre l’assessore ai Lavori Pubblici l’avv. Tiziana Brigante assumerebbe anche il ruolo di Vice sindaco, conservando la sua delega.