Nei giorni scorsi ci siamo occupati del centro sinistra o meglio della sinistra piu' o meno centrista, e di come si stanno organizzando i partiti di quella coalizione in vista delle amministrative del 2018.Sembrano tanto distanti ma in effetti non lo sono affatto ,anzi per una citta' che deve ripartire praticamente da zero dopo le esperienze negative delle ultime due cosigliature e la eliminazione quasi totale della nomenclatura politica -amministrativa della citta', restano i cocci da mettere assieme un po' dovunque .
Nel centro destra locale vi e' un'aria nuova e piena di entusiasmo anche in virtu' di cio' che si sta tentando a livello nazionale e cioe' mettere assieme tutte le anime che si riconoscono nell'area molto variegata che va dalla destra al centro .Si tratta spesso di formazioni quasi amatoriali con un leader che governa un pseudopartito ma che con piccole manciate di voti rischia di essere determinante per la vittoria finale .E cosi' a Brindisi Forza italia e' alla ricerca di ricostruire quel partito made in Mennitti che gli permise di governare indisturbata per oltre otto anni e di lasciare la gestione cittadina solo per le note problematiche legate alla salute del compianto sindaco di Brindisi. Alcuni consiglieri portatori di voti inossidabili sono passati addirittura al centro sinistra strizzando l'occhiolino al Pd ,come Chiantera ,Frugis,Renna,Pisanelli ,ma l'elenco sarebbe lunghissimo .Tutti questi ex forzisti potrebbero tranquillamente ritornare a casa se solo in Forza Italia ci sia un segnale di volerli di nuovo mettere assieme.Oltre a questo c'e' da sistemare il rapporto con il gruppo di Salvini che in citta' era inesistente ed invece sembra oggi avere qualche seguace ,per non parlare del problema legato al gruppo dei centristi ex Ferrarese notoriamente legati a livello nazionale con Quagliariello che scalpita per ritornare con Berlusconi.Stessa storia per i fittiani che dopo l'esperienza traumatizzante avuta con la Carluccio e company sperano in una coalizione piu' stabile e sopratutto retta da un candidato sindaco credibile .Accanto a queste due formazioni determinanti per una vittoria finale ci sono poi i centristi di Alfano che a livello locale possono, e magari debbono ,legarsi al centro destra se puntano ad una vittoria piuttosto certa.Con il Pd a livello brindisino e provinciale non ci sono piu' i rapporti di prima ,anzi per i litigi avuti a Francavilla con Bruno, sembra proprio che il feeeling non ci sia gia' piu'.Ed allora se il quadro e questo e si aggiungono Fratelli d'Italia di Saccomanno ed il movimento sovranista di Cesare Mevoli,molto attivo da noi, si puo' tranquillamente dire che i giochi sarebbero fatti,almeno sulla carta.Ma poi quando si passa agli incontri, alle liste ,ai nomi ed alle rispettive pretese ed ai veti incrociati si arriva al solito dilemma:se non ci accordiamo andiamo da soli !.E questa e' la frase che segna la morte di qualsiasi consigliatura favorendo poi le mezze figure che rischiano di vincere e di gettare discredito sulla citta'.Il centro destra vince ,e lo ha detto Berlusconi che non e' l'ultimo arrivato in politica, se resta unito:bene a Brindisi e'ancora piu' vera questa affermazione !!Dopo il 15 settembre ci saranno le novita' ipotizzate con i partiti ed i movimenti che dovranno dare le loro indicazioni ai simpatizzanti ed ai militanti e quindi cominciare a prepare le liste con i nomi dei possibili candidati consiglieri.Da li si parte per verificare la forza di una partito o di un movimento tenendo conto che sono gia' tre le formazioni civiche che aderiscono al centro destra in modo abbastanza palese.Ma tutto passa dalla ristrutturazione di Forza italia che dopo le ultime elezioni ha raggiunto il suo minimo storico in citta'.Importante sarebbe in casa forzista se il candidato alla camera fosse un brindisino e cioe' quel Mauro D'Attis che da anni tieni in piedi il partito azzurro da noi malgrado la fuga generalizzata di tante persone e che proprio alcune settimane fa ha saputo organizzare un evento di valore europeo a Brindisi mettendola al centro di un interesse politico di grande livello come il corridoio adriatico tornato a galla grazie proprio a quell'evento ed alla presenza in citta' del presidente del consiglio d'Europa ,il forzista piu' che berlusconiano Antonio Tajani .-