Si è tenuto stamani presso lo stabilimento Sanofi di Brindisi l’evento promosso da Farmindustria “Innovazione e Produzione di Valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere”. Nel corso dell’incontro, Farmindustria ha presentato uno studio dal quale emerge come l’Italia sia il primo produttore farmaceutico dell’Unione Europea. Quest’anno, il nostro paese ha superato la Germania con una produzione di 31,2 miliardi, contro i 30 dei tedeschi. Un successo dovuto al boom dell’export, sottolinea Farmindustria, che sfiora i 25 miliardi. Ma fattore di competitività dell’Italia è soprattutto la qualità delle risorse umane e le imprese del settore, in questi anni hanno continuato ad assumere, soprattutto giovani. Secondo i dati Inps infatti, dal 2014 al 2016 gli addetti under 35 nell’industria farmaceutica sono aumentati del 10%, rispetto al +3% del totale dell’economia.
Buoni anche i dati circa la percentuale di impiego femminile, che supera abbondantemente il 40%. Il comparto inoltre è tra i più green dell’industria, avendo le imprese del farmaco ridotto negli ultimi 10 anni i consumi energetici e le emissioni di gas climalteranti di circa il 70%. Si è parlato ovviamente del sito Sanofi di Brindisi, con l’intervento del direttore dello stabilmento Giovanni Morelli che ha parlato delle specialità nella produzione dello sviluppo di antibiotici e corticosteroidi, dell’impegno e l’attenzione per l’ambiente, con oltre 5 milioni di euro per il potenziamento dell’impianto di trattamento delle acque e il monitoraggio costante e controllo online delle emissioni in atmosfera, senza tralasciare poi gli investimenti sull’innovazione, nella ricerca industriale e la produzione.