L’ennesima incidente stradale mortale che ha visto vittima un nostro giovane concittadino oltre che colpire le coscienze ed i sentimenti di molti riaccende i riflettori sulla necessità di focalizzare maggiormente l’attenzione sui temi della sicurezza. Quanto sopra in un momento in cui è in atto un confronto pubblico sul Piano urbano della mobilità sostenibile ed anche un acceso dibattito sul ruolo della Polizia Locale in città impegnata più sul fronte sanzionatorio che della prevenzione e l’educazione stradale. I dati Aci - Istat relativi al 2017 rgistrano un trend in diminuzione degli incidenti stradali (- 0,5%) ma con aumenti delle morti (+2,9%) in particolare sulla rete autostradale (+8%) ed extraurbana ( +4,5%) con motociclisti e pedoni principali vittime, dato che sono coinvolti nel 50% circa dei decessi.
Dal punto di vista sanzionatorio, se da un lato diminuiscono le multe per uso improprio di smartphone (-8%) dall’altro aumentano di oltre il 3% le contravvenzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini.
È preoccupante la ripresa del trend negativo delle vittime di incidenti stradali, dopo anni di sensibile miglioramento così come è preoccupante l’incremento delle sanzioni elevate per il mancato uso dei sistemi di sicurezza e di ritenuta dei bambini. Dati che confermano come ci sia ancora una certa resistenza sia all’utilizzo tout court del seggiolino auto sia al suo corretto uso. Secondo una nostra stima in media una famiglia su cinque non usa il seggiolino auto per i propri figli, o non lo usa costantemente o lo utilizza in modo non corretto. Di questi, il 65% non lo usa in modo continuativo, il 27% lo utilizza in modo non corretto, l’8% non lo utilizza proprio. Da questo punto di vista, se da un lato occorre mettere in atto efficaci campagne di sensibilizzazione e informazione, dall’altra occorre prevedere detrazioni per l’acquisto di dispositivi di sicurezza dei bambini. Mediamente per un seggiolino si spendono circa 300 euro e considerando che spesso il bambino si trova a dover essere trasportato in più macchine la spesa può crescere e superare anche i 600-700 euro. E’ sicuramente una spesa impegnativa, non a portata della maggioranza delle famiglie e che rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla diffusione e all’utilizzo.
Anche quest’anno l’Adoc aderisce alla campagna “Vacanze coi Fiocchi”
Quali sono le principali cause degli incidenti? Al primo posto troviamo la distrazione, in oltre il 20% dei casi, seguita dal mancato rispetto della distanze di sicurezza (17%) e dall’alta velocità (12%). Considerando che le principali cause dell’incidentalità risiedono in errati comportamenti dei guidatori, è necessario investire costantemente nell’educazione e nella prevenzione per assicurare una maggiore sicurezza stradale, sia nei centri urbani che sulle tratte extraurbane.
Per questo l’Adoc anche quest’anno ha aderito alla campagna nazionale per la sicurezza stradale “Vacanze coi Fiocchi”, promossa dal Centro Antartide, alla sua diciannovesima edizione. Quest’anno nel mirino i tre fattori che, da soli, causano oltre la metà degli incidenti: velocità eccessiva, distrazione al volante e mancato rispetto delle distanze di sicurezza. Un dato, questo, che riporta ancora una volta l’attenzione sul peso dei comportamenti di tutti: a sottolinearlo ancora una volta centinaia di aderenti in tutta Italia, tra amministrazioni locali, autostrade, associazioni e media, con l’abituale collaborazione di testimonial d’eccezione come Piero Angela, Patrizio Roversi, Luca Mercalli, Tessa Gelisio e il campione di nuoto Marco Orsi. Per quanto sopra chiediamo un confronto con l’amministrazione comunale di Brindisi e rivolgiamo un invito ad aderire a tutte le iniziative utili a contrastare un fenomeno divenuto sempre più allarmante.