Le dimissioni irrevocabili di Luca Ward dalla presidenza della Fondazione Nuovo Teatro Verdi confermano in maniera definitiva ciò che abbiamo sempre denunciato: con tutto il rispetto per l'uomo e per l'artista, si trattava di una scelta sbagliata, fondata su criteri meramente mediatici, destinata - come accaduto - a non portare beneficio alla cultura brindisina.
Ward non è mai stato realmente presente, né fisicamente né nella sostanza. Le apparizioni in città si contano sulle dita di una sola mano e sono servite soltanto agli esponenti dell’amministrazione di centrodestra a farsi fotografare al fianco dell’attore romano. Nel mentre il Nuovo Teatro Verdi restava senza una guida, con un organico gravemente deficitario ed andava avanti soltanto grazie alla competenza, all’abnegazione e alla solidità del personale.
Nel silenzio assordante di chi ha preferito la vetrina all’efficienza, ci si ritrova oggi con una Fondazione esposta ad un rilevante rischio operativo a pochi giorni da scadenze cruciali, come l’approvazione del bilancio. Ribadiamo con forza ciò che avevamo già evidenziato nei mesi scorsi: la Fondazione ha conosciuto un periodo di stabilità e crescita grazie a Consigli di Amministrazione formati da donne e uomini di Brindisi, come quelli guidati prima dalla dottoressa Katiuscia Di Rocco e poi dal maestro Stefano Miceli.
Figure competenti, radicate nel territorio, capaci di valorizzare risorse locali e di dedicarsi con impegno quotidiano alle attività culturali. È a quella visione che bisogna tornare. Basta con nomine esterne calate dall’alto, slegate dalla realtà cittadina. Il Nuovo Teatro Verdi ha bisogno di una guida presente, operativa e motivata, non di presidenti amici degli amici che lavorano in smart working.
Chiediamo pertanto al sindaco Giuseppe Marchionna di agire immediatamente per ristabilire la piena funzionalità della Fondazione. Occorre più che mai una figura brindisina, capace, autorevole e soprattutto vicina al teatro e alla città. Allo stesso tempo, è indispensabile che l’Amministrazione comunale reperisca nuove risorse economiche e umane al fine di adeguarle al regime ordinario di attività della Fondazione, la cui funzione non si esaurisce nella gestione della stagione teatrale ma si estende al ruolo di ente strumentale del Comune per tutte le iniziative culturali e di spettacolo, e garantire la sostenibilità di un’istituzione culturale che rappresenta un presidio identitario fondamentale per Brindisi.
Partito Democratico di Brindisi