Con la notizia della candidatura di Lino Luperti per il movimento Regione Salento si chiude una delle fasi piu’ confuse della politica cittadina degli ultimi anni.Il centro destra perde quindi una delle liste piu’ forti a livello di voti potenziali che era proprio quella di Lino Luperti che ha sempre dimostrato negli anni di avere un bacino di voti non indifferente per aver scelto un candidato sindaco di sinistra ,come lo ha definito lo stesso Luperti e cioe’ Pino Marchionna che era stato osteggiato da diversi capi lista di partiti e movimenti vicini al centro destra.
Si ricorderanno i comunicati stampa fatti dai liberali ma anche dai repubblicani che hanno fortemente contestato la nomina di Marchionna definendolo appunto un uomo di sinistra.
Ma adesso la rosa dei candidati e’ completa con due fratture una nel centro sinistra maturate con la divisione di Rossi dal Pd-cinque stelle al momento della nomina di Roberto Fusco, e quella nel centro destra al momento della nomina di Marchionna proprio con il Movimento Regione Salento con la decisione di correre da soli con la candidatura di un brindisino doc come Lino Luperti.-
Quindi la tanto decantata unione del centro destra e’ ancora una volta una favola lanciata per cercare di auto convincersi di poter arrivare con un risultato elettorale pieno ,senza cioe’ passare dal ballottaggio ,visto da tutti come un vero terno al lotto.
In ogni caso la politica brindisina esce con le ossa rotte dopo le scelte avvenute che tutti attribuiscono ad una spartizione della citta’ calata dall’alto come del resto e’ accaduto per tanti anni in questi ultimi venti anni,tranne pochissimi e rari casi.
Adesso dopo la data del 14 quando si dovranno presentare le liste si spera che si cominci a far capire agli elettori quali sono i programmi dei 4 candidati sindaci e delle liste a loro sostegno per sapere quali attivita’ si intendono mettere in campo per superare una crisi finanziaria aperta e soprattutto pubblicizzata dalla gestione Rossi che ha anche messo in campo una serie di vendite finalizzate a rimettere in sesto le finanze locali. La prima perdita e’ stata la societa’ delle farmacie che ha portato in cassa tremilioni di euro,ma poi per il resto non si e’ capito molto di come si intende procedere per programmare i pagamenti promessi alla regione Puglia e cioe’ un paio di milioni di euro all’anno per dieci anni.Tutto poi si e’ fermato per l’arrivo del covid ma adesso non ci sono piu’ possibili aiuti esterni. Una botta sulla testa dei brindisini che non sara’ facile superare anche perche’ le promesse fatte, e cioe’ di recuperare soldi da vendite di beni di famiglia,per adesso non hanno portato ad alcun risultato concreto.Un fatto ‘e certo tutto cio’ che c’era da aumentare in fatto di tasse locali e’ stato fatto per cui da quella voce non si puo’ piu’ attingere . Come si intende recuperare quei benedetti o maledetti due milioni di euro ogni anno ,fermo restando gli impegni ordinari che il Comune deve affrontare comunque senza raccontare frottole agli elettori ?