Ultime decisioni per la scelta del candidato sindaco per le amministrative del prossimo maggio a Brindisi .Sia nel centro destra che nel centro sinistra i partiti e le varie associazioni civiche non hanno trovato ancora l'accordo per i veti e contro veti che esistono in entambe le coalizioni .
Nel centro sinistra allargato ai 5 stelle la lotta e' tra Rossi e Fusco che sembra potra' avere la meglio perche' rappresenta di piu' il segno del cambiamento per l'accordo tra Pd e cinque stelle .Ma il sindaco uscente Rossi non intende mollare ed anzi sta facendo di tutto per convincere parte del Pd ,sopratutto a livello regionale,a sostenerlo. Fino ad oggi le sue possibilita'di riconferma pero' sembrano trovare un ostacolo insormontabile proprio nell'accordo gia'' definito con i 5 stelle che appunto parte proprio dalla non riconferma del sindaco uscente.
Nel centro destra invece sembrano tutti d'accordo sul nome di Pietro Guadalupi sostenuto come si sa da Fitto e quindi da Fratelli d'Italia,tranne i forzisti e quindi anche il gruppo di Idea che con l'onorevole D'Attis vorrebbero un candidato piu' maturo e quindi piu' esperto del giovane Guadalupi. Anche qui alla fine e' probabile che pesera' molto la voce di Fitto che vuole un candidato del suo partito forte del grande risultato ottenuto nelle ultime elezioni politiche proprio a Brindisi .
Mancano meno di due mesi e quindi la scelta dovra' arrivare presto,anzi prestissimo,perche' tra poco si dovra' mettere mano alle liste ed alle scelte finali dei candidati al consiglio comunale che come sempre non sara' semplice.In quel momento molte sigle si scontreranno con la mancanza di candidati credibili e quind ci sara' la solita riduzione di simboli a sostegno dei due candidati.
Per altro Rossi,in caso non dovesse farcela, potrebbe presentarsi lo stesso come terzo incomodo togliendo un paio di liste a sostegno del centro sinistra e rendendo la vita difficile proprio a quello che e' stato ed e' ancora il suo schieramento naturale.Cosi si frantumerebbero parte dei voti del centro sinistra impedendo cosi' una possibile volata del Pd e dei 5 stelle verso una maggioranza senza arrivare al ballottaggio.
Per altro questa ipotetica divisione portebbe un vantaggio innegabile al centro destra che spera nei litigi altrui per potersi affermare sugli avversari senza magari dover ricorrere al ballottaggio