Brindisi ex art. 24, comma 3, del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. ha espresso in relazione al procedimento di VIA per il banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della Colmata di Capo Bianco (ex British Gas) assistiamo all’ennesima azione ostruzionistica del sindaco Rossi e della dirigente all’Urbanistica di bloccare una fondamentale ed importante opera infrastrutturale nonostante il sindaco abbia “narrato” pubblicamente il contrario!
Con l’aggravante che il suddetto parere VIA non è firmato dal dirigente all’Ambiente (davvero singolare oltre che inquietante) ma dal Sindaco e dal dirigente all’Urbanistica! Perché? Invasati da una furia ideologica ambientalista ed una sfrenata passione ornitologica, con la complicità di associazioni ambientaliste e di partiti e movimenti ormai fuori dal mondo reale, stanno provando a rendere il porto di Brindisi uno specchio d’acqua utile solo per la nidificazione di uccelli migratori, per il bagno in acque portuali notoriamente non balneabili e per salubri passeggiate su percorsi in aree di interazione porto/città passando per la zona industriale, poi per Micorosa (tra le più grandi e pericolose discariche di rifiuti industriali pericolosi con oltre 1.500.000 m3 di rifiuti tossici tombati) per visitare le saline di Punta della Contessa ! Siamo alla follia! La stessa furia ideologica non si è notata per un opera inutile ed altamente impattante dal punto di vista ambientale come il collegamento ferroviario Taranto/Lecce aeroporto di Brindisi che comprometterà una intera area urbana ed extra urbana (vedi la riserva naturale del parco del Cillarese) e il sistema viario di mobilità: non ci sono in questo caso uccelli migratori da salvaguardare??? Dopo aver provato in tutti i modi a bloccare tutti gli investimenti necessari per infrastrutturare il porto di Brindisi e metterlo alla pari degli altri porti d’Italia, ne cito alcuni come esempi gli accosti per navi passeggeri di sant’Apollinare, gli ormeggi in sicurezza del pontile a briccole, il terminal passeggeri le Vele, la vasca di colmata per raccogliere i sedimenti del dragaggio per l’approfondimento dei fondali prospicienti gli accosti di sant’Apollinare e del resto del porto e consentire l’entrata e l’ormeggio di navi di grandi dimensioni, il monoblocco temporaneo di costa Morena est per consentire le operazioni di imbarco e sbarco dei crocieristi, ora provano a bloccare il banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capo Bianco (ex British Gas), dichiarata zona franca doganale, all’interno della quale Falk avrebbe dovuto costruire ed assemblare le pali eoliche da posizionare a 12 miglia dalla costa sud di Brindisi e che avrebbe prodotto in fase di costruzione per circa 3/4 anni oltre 1.500 posti di lavoro! Ma con quale faccia il sindaco Rossi, il suo movimento politico, i candidati al parlamento di Europa Verde-Sinistra Italiana e del Partito Democratico ci raccontano la favola di una transizione energetica che passa attraverso investimenti green se poi gli stessi vengono sistematicamente messi in discussione da azioni ostruzionistiche sulle opere portuali funzionali alle stesse??? Siamo in presenza di un sindaco rancoroso e bugiardo che per contrastare in passato la vasca di colmata aveva affermato che sussistesse la VIA di Capobianco: falso, le bugie hanno le gambe corte, perché solo ora il MITE ha attivato la relativa procedura su proposta dell’AdSP del MAM! Il Sindaco Rossi con le sue narrazioni continua a cadere in evidenti contraddizioni dimostrando, ove ve ne fosse bisogno, come il suo reale obiettivo sia quello di bloccare tutto! Su Capobianco ha proposto di tutto di più: prima il deposito Edison di GNL, poi la nave di rigassificazione, poi la Marina Militare e finanche lo stoccaggio provvisorio dei sedimenti di dragaggio del porto! Ma come il buon Sindaco si preoccupa dell’impatto ambientale (non è dato sapere sulla base di quali dati scientifici) che potrebbe avere il banchinamento di Capobianco sull’ecosistema della fauna e dell’avifauna in transito verso le saline di Punta della Contessa ma propone lo stoccaggio di ingenti quantitativi di sedimenti potenzialmente inquinati sulla stessa area??? La cosa davvero grave è che nessun organo politico è stato coinvolto in questa ennesima scellerata comparsata vetero ambientalista del sindaco Rossi, dalla Giunta (a differenza della vasca di colmata con un parere non firmato dall’assessore Borri ma direttamente dal Sindaco) e nessun coinvolgimento diretto e/o indiretto del Consiglio Comunale. Un Sindaco intento più a dividere e a creare continui conflitti sociali che a costruire opportunità per il territorio se non quelle utili solo a soddisfare i propri egoismi ideologici: mettere a rischio un investimento da 50.000.000 di euro del PNRR e oltre 1.500 posti di lavoro come può essere definito se non inqualificabile oltre che irresponsabile volendo usare un eufemismo? I frutti dell’agire politico amministrativo del Sindaco Rossi, del Partito Democratico e dei movimenti e partiti della sua maggioranza stanno producendo sicuramente i loro effetti: grazie alla loro azione ostruzionistica del no a tutto il porto di Brindisi continua a non avere banchine disponibili oltre che un terminal passeggeri degno di nota per tal ragione l’anno prossimo non ci sarà più la Costa Crociere su Brindisi la quale ha puntato su Taranto! E non finisce qui perché oltre il danno la beffa: Costa Crociere organizzerà voli charter dall’aeroporto di Grottaglie per imbarcare su Taranto i propri crocieristi e farli ripartire, di fatto consentendo un potenziamento dei voli civili mentre la Regione di Puglia di Emiliano ”foraggia” con ingenti risorse finanziarie l’infrastrutturazione dello stesso. Ergo con questa irresponsabile ed inqualificabile azione ostruzionistica il Sindaco Rossi, con la complicità del Partito Democratico e dei partiti e movimenti di sinistra della sua maggioranza arcobaleno, sta declassando (per non dire annientando) il porto di Brindisi, l’aeroporto di Brindisi, ci “regala” una inutile e costosissima opera di collegamento ferroviario da Taranto/Lecce per l’aeroporto di Brindisi dal devastante impatto ambientale, mette a rischio l’investimento di Falk e 1.500 posti di lavoro e per concludere ha coniato un brand turistico “Sea Brindisi” per promuovere turisticamente il nostro territorio che l’unica cosa prodotta è l’abbandono di Costa Crociere del porto di Brindisi! Se non è un capolavoro questo!
Brindisi 9 settembre 2022
Dott. Massimiliano Oggiano
Capogruppo Comune di Brindisi Fratelli d’Italia