Fermiamo la guerra in Ucraina. Se prima aveva un senso riunirsi domani in piazza a Bari, per consegnare un appello alla pace al Prefetto, a maggior ragione dobbiamo farlo mentre i missili esplodono nell'Europa orientale e i carri armati russi minacciano Kiev.
Tacciano le armi. Le diplomazie riprendano il loro compito di pacificazione. Dobbiamo rafforzare un dialogo che al di là delle sanzioni nei confronti della Russia offra a Putin le ragioni per modificare un atteggiamento aggressivo, che mette seriamente a rischio la pace mondiale.
L'Europa deve ritrovare una forte unità, per favorire il ritorno ad un confronto costruttivo e non di facciata tra due Paesi in conflitto armato.
A nome dell'Associazione Socialistideuropa rinnovo con ancora più determinazione l'invito a tutti a ritrovarci domani mattina, alle 10, nel presidio democratico in piazza della Libertà, davanti alla Prefettura, per una iniziativa che ora deve auspicare il ritorno a condizioni di pace e di moderazione.
I pugliesi sono con il popolo ucraino e con il popolo russo, cattolici, cristiani ortodossi, legati da comuni radici continentali alla Puglia, porta dell'Europa che guarda verso l'Oriente e terra del patriarca Nicola e di tanti santi della storia cristiana provenienti dall'Est.
Onofrio Introna presidente dei Socialistideuropa