L'approvazione in commissione bilancio della camera dell'emendamento suddetto al PNNR è sicuramente un fatto positivo.La prevista ricognizione nei siti di interesse nazionale (SIN) ai fini delle bonifiche nel 2022 richiede, però, alcune condizioni ineludibili legate allo stato d'avanzamento delle caratterizzazioni e delle bonifiche.
Nel SIN di Brindisi, a fronte di caratterizzazioni che si aggirano attorno al 95%, le bonifiche portate a termine raggiungono un misero 6-8% a seconda delle diverse matrici ambientali ed una così bassa percentuale rende lontanissima una riperimetrazione del SIN ed una restituzione dei terreni agli usi legittimi, ciò che ha impedito investimenti, fra i quali anche quelli relativi alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assenza delle analisi di rischio sui terreni agricoli fra petrolchimico e centrale termoelettrica di Cerano come più volte sottolineato dall'Arpa impossibilitata ad esprimere pareri a causa di questa grave mancanza delle analisi di rischio.
Legambiente spera che questo emendamento possa far colmare gli enormi ritardi nell'attuazione delle bonifiche che, oltre ad essere ambientalmente ed economicamente di straordinaria importanza per il territorio, rappresentano l'essenziale strumento per fornire aree disponibili per investimenti industriali e per una riperimetrazione, con riferimento, ad esempio, ai 300 Mw di impianti fotovoltaici ed alla filiera d'accumulo che l'associazione propone ai lati dell'asse attrezzato di adduzione del carbone.
I Parlamentari e le istituzioni devono, quindi, pretendere dal Ministero per la transizione ecologica la rapidissima esecuzione delle analisi di rischio richiamate e delle bonifiche.
Brindisi 15 dicembre 2021 Legambiente Brindisi
Circolo Tonino Di Giulio