Cerchiamo di dare il nostro contributo e le informazioni necessarie per la formulazione di giuste aspettative da parte dei lavoratori interessati alla CLAUSOLA SOCIALE (termine per definire continuità lavorativa) prevista nel contratto di servizi nella centrale di Cerano.
Per queste attività è stata costituita un’associazione temporanea di imprese (ATI), formata da 4 aziende del territorio di Brindisi che, per 12 mesi, con opzione per ulteriori 12 mesi e i successivi 12 mesi a partire da settembre 2020, posseggono l'appalto. I lavoratori interessati nell’ambito dell’ATI inizialmente sarebbero dovuti essere 28 unità, come previsto nel contratto specificato, ma in virtù di 4 unità nel frattempo pensionatesi, le maestranze sono scese a 24; quest'ultimi, per le attività che ENEL dovrebbe assegnare a pieno regime, verrebbero distribuiti proporzionalmente nelle 4 aziende consociate. Ad oggi, molti di questi 24 lavoratori (a noi risultano circa 21 ricollocati) sono già in contratto di lavoro con dette società, con un'assunzione avvenuta prettamente per senso di responsabilità, in cui le attività in ENEL sono marginali. Questi lavoratori della CLAUSOLA SOCIALE, in parte ricollocati per responsabilità dall’ATI, in scadenza dei 180 giorni previsti nel contratto ENEL per essere assunti per queste attività, si sono fatti false aspettative? Alla luce di ciò, la committente ENEL ha previsto e assegnato attività sufficienti per coprire le aspettative di questi lavoratori? Onde evitare situazioni di fibrillazioni sociali, sarebbe auspicabile avere risposte dalla committente, nel frattempo ringraziamo le società in ATI per lo sforzo profuso in questi mesi per la ricollocazione, in un periodo molto critico e instabile, degli interessati alla CLAUSOLA SOCIALE.
Segretario Generale
Claudio Capodieci