Si è tenuto ieri presso la sala conferenze dell’Autorità portuale, un tavolo istituzionale nel corso del quale la società Edison spa ha presentato il progetto di sviluppo di un deposito costiero di gas naturale liquefatto nel porto di Brindisi. Un primo incontro introduttivo quello di ieri, durante il quale Edison ha illustrato le caratteristiche principali del progetto, senza però carattere decisorio, visto che questa spetterà al ministero dello Sviluppo economico, unico soggetto preposto dalla normativa in materia di insediamenti di infrastrutture energetiche di interesse strategico nazionale.
Il progetto prevede una stazione di rifornimento e stoccaggio a Costa Morena Est, principalmente per alimentare navi o mezzi su gomma. È prevista la realizzazione di un serbatoio verticale con una capacità di 20 mila metri cubi a pressione atmosferica, di 28 metri di altezza e 47 di diametro e un attracco per le navi metaniere della capacità di carico di 30mila litri, che seguiranno la rotta Ravenna-Oristano. L'investimento, che ammonta a circa 112 milioni di euro, prevede dragaggi, vasca di colmata, una nuova stazione marittima, nuovi accosti e diversi interventi di sistemazione. Secondo il presidente Ugo Patroni Griffi, non è possibile perdere questo investimento, che ovviamente deve essere reso compatibile con i traffici esistenti, senza soffocare l’economia esistente. Il sindaco Riccardo Rossi ha invece posto dei dubbi sul sito di realizzazione dell’impianto. ”Abbiamo fatto presente che la banchina di Costa Morena est è di 500 metri, l’impianto ne andrebbe ad occupare ben 300. C’è una interferenza anche con il raccordo ferroviario, ha sottolineato Rossi, e poi c’è la zona franca doganale. Per questo abbiamo chiesto di deloccalizzarlo”.