“La nuova graduatoria per la sottomisura 4.1a del PSR sarà pronta entro luglio. Parole e musica del dirigente del dipartimento Agricoltura Fabrizio Nardone e dell’Autorità di Gestione del PSR Puglia Rosa Fiore dopo la sentenza del Tar con cui era stato accolto il ricorso di alcune aziende escluse ed annullata la graduatoria per una delle misure più rilevanti per il settore agricolo, sia per l’entità del finanziamento previsto che per il target della spesa.
Siamo al 4 agosto e ieri l’Autorità di Gestione del PSR Puglia ha ammesso che ci sono difficoltà nello stilare la nuova graduatoria e chiesto ulteriori chiarimenti al TAR. La bocciatura del Tribunale Amministrativo Regionale risale a 2 mesi fa: 60 giorni in cui si sarebbe potuto ottemperare alle richieste del Tar di Bari e solo ieri ci si è ricordati di chiedere chiarimenti? Per 423 aziende si è deciso di procedere alla concessione del finanziamento, le altre dovranno attendere la prossima udienza, ovvero il 16 settembre e nel frattempo che faranno? Il tutto nel totale silenzio dell’assessore all’Agricoltura, che accampa scuse scaricando la colpa sui tecnici, invece di scusarsi con i nostri agricoltori per i danni immensi che sta facendo e che la Puglia sconterà anche in futuro”. Lo dichiara la candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia, in seguito alla nota con cui l’Autorità di Gestione del PSR Puglia ha annunciato la ripartenza della misura 4.1a dopo la sentenza del Tar di bari che ha disposto l’annullamento della precedente graduatoria.
“Già un anno fa avevamo sottolineato l'illegittimità della revoca del secondo bando per la sottomisura 4.1a - continua Laricchia - e della rettifica di modalità e termini di presentazione della documentazione della sostenibilità finanziaria e del possesso dei titoli abilitativi relativamente ai bandi della sottomisura 4.1.A e della sottomisura 6.4, sottolineando una violazione della par condicio tra partecipanti, con il rischio di impugnative davanti al Tar. Purtroppo siamo stati facili profeti, vista la schizofrenia con cui è stato gestito il PSR in questi anni. E a pagare sono stati solo gli imprenditori agricoli, che si sono indebitati aspettando risorse che non si sa se e quando vedranno. Siamo curiosi di sapere se i dirigenti autori del capolavoro dei bandi abbiano ricevuto i premi di produzione che si aggiungono al loro stipendio quando conseguono determinati risultati. Una domanda fatta da tempo a cui nessuno ha avuto ancora il coraggio di rispondere”.