"Come purtroppo sospettavo, anche stavolta la politica pugliese protegge sé stessa e sacrifica le donne." Lo ha dichiarato Ivan Scalfarotto candidato presidente per Italia Viva, Azione e +Europa, intervenendo sull'esito dell'ultimo consiglio regionale riguardo all'introduzione della doppia preferenza di genere.
"È così da anni -prosegue- un sistema chiuso e autoreferenziale perpetua se stesso: la mia candidatura nasce anche per ribaltare questa visione conservatrice e maschilista del potere. Parliamoci chiaro: questo è l'ennesimo fallimento politico di Emiliano. Aveva promesso di farcela e non ce l'ha fatta perché non ha voluto farcela. Un presidente che ha gestito con pugno di ferro la sua maggioranza, ha permesso che questa legge non passasse perché il gruppo di consiglieri che lo appoggia in consiglio è la base del suo sistema di potere. Pensare che questa norma fosse approvata nell'ultima seduta del Consiglio regionale, dopo 5 anni di promesse e rinvii, era un'offesa all'intelligenza dei pugliesi. L'episodio di stanotte è la dimostrazione della fine di un'esperienza politica: da oggi è chiara a tutti l'insostenibilità di questa situazione e inizia una nuova partita. La Puglia ha bisogno di serietà e competenza, non del populismo di Emiliano. Per questo voglio chiamare a raccolta la Puglia seria, quella per bene, quella che lavora per contribuire alla costruzione della Puglia del lavoro, dell'ambiente e diritti. Il populismo di Michele Emiliano e il sovranismo di Raffaele Fitto si possono battere, si devono battere. Il voto per loro non è certo una scelta obbligata. La Puglia merita di più, ne sono convinto oggi più che mai".