Il sindaco Riccardo Rossi, in una intervista rilasciata all'Huffingtonpost, ha parlato della situazione nel Cara di Restinco ora diventato centro per la quarantena di migranti che sbarcano sulle coste italiane.
“Abbiamo chiesto al Governo che questo sia l’ultimo arrivo, ha detto Rossi, perché quella struttura, che fino a qualche giorno prima che ci inviassero i migranti da tenere in quarantena era un Cara, non è adeguata né dal punto di vista logistico né del personale a gestire una situazione come questa, prettamente sanitaria”. La questione è prettamente sanitaria, ribadisce Rossi, raccontando della fuga dei 30 migranti che si trovavano a Restinco in quarantena. "Tra loro non c’era l’unico degli 80 migranti risultato positivo al tampone e messo in isolamento in una palazzina del centro che, d’accordo con la Prefettura, abbiamo deciso di far gestire all’Asl”. Il Governo, ha poi sottolineato il sindaco, deve attuare protocolli specifici che prevedano il tampone subito dopo lo sbarco e poi collocare queste persone in strutture idonee, fornite di personale formato per gestire tale situazione.
Intanto domani alle ore 15.30, una delegazione di parlamentari della Lega Salvini Puglia, composta dal Sen. Roberto Marti, Responsabile Politico dell’Area Grande Salento, dagli On.li Annarita Tateo e Rossano Sasso, insieme al segretario provinciale Lelio Lolli e agli altri dirigenti provinciali del partito, si recherà in visita al CARA di Restinco. "La situazione di grave pericolo già esternata nei giorni scorsi, dice Lolli, che aveva portato ad un incontro con S.E. il Prefetto per rendere note le forti perplessità sulla scelta governativa di trasformare il Centro Accoglienza Richiedenti Asilo in Centro Pre-Covid e ad organizzare un sit-in di protesta in prossimità del Centro, si è ulteriormente aggravata a seguito della fuga di 20 tunisini, ospiti della struttura ma in quarantena a causa della presenza di un migrante positivo al coronavirus. La delegazione della Lega accerterà se le forze dell’ordine impegnate al CARA di Restinco siano in numero adeguato per presidiare il Centro ed evitare ulteriori fughe di migranti; se abbiano tutti gli strumenti per garantire l’ordine pubblico e siano state dotate di DPI; se la struttura sia idonea dal punto di vista sanitario a garantire l’isolamento degli ospiti per il periodo di quarantena; se gli addetti ai lavori, incaricati della pulizia del Centro e della cura dei migranti, abbiano dispositivi di protezione individuale adeguati per proteggersi ed evitare il diffondersi del virus. Resta la profonda convinzione, tuttavia, che Restinco non possa essere utilizzato come Centro Pre-Covid e che il flusso dei migranti debba essere immediatamente fermato; così come si è fermamente convinti che ci sia la volontà di prolungare lo stato di emergenza, utile per il permanere di misure che limitino la libertà personale. La tutela della salute pubblica, la vicinanza alle forze dell’ordine e a tutti i lavoratori, lo stop all’immigrazione clandestina, la tutela dei confini restano i punti fermi dell’azione della Lega a difesa dei cittadini, che con fatica e quotidianamente lottano per riconquistare quella normalità strappata con violenza dal lockdown. Di contro Emiliano e chi professa la falsa politica dell’integrazione ed accoglienza, restano muti, senza proferire verbo a tutela di Brindisi, della provincia e dell’intera Puglia, conclude il Segretario Provinciale della Lega, apparendo peraltro anche orbi, poiché non vedono o fingono per mera convenienza di non vedere, i rischi ai quali tutti noi, nessuno escluso, siamo seriamente esposti."