BRINDISI - È di poche ore fa la pubblicazione del bollettino epidemiologico quotidiano della regione Puglia sui numeri del Coronavirus. E basta scrutare i dati e le suddivisioni per province, per accorgersi che su quasi 2 mila tamponi effettuati in tutta la regione, Brindisi resta la provincia che continua a registrare il più alto numero di contagi. Su 10 positivi riscontrati nella giornata odierna, infatti, ben 7 sono attribuiti a tutto il territorio brindisino.
«Una percentuale - afferma Laura De Mola, coordinatrice provinciale di Forza Italia - che seppur la si colloca in un decremento generale dei contagi su scala nazionale, tuttavia fa registrare per la provincia di Brindisi numeri ancora troppo alti. Sono tangibili i segni del fallimento della gestione della pandemia in tutta la regione, con particolare riferimento alla nostra provincia, ed i numeri anche oggi parlano chiaro».
Una situazione, denuncia la coordinatrice provinciale del partito azzurro, che va totalmente attribuita alle «non-scelte di Emiliano, che hanno pesantemente condizionato il lavoro delle ASL, ritrovatesi a fronteggiare una situazione in modo del tutto imprevisto e prive di strumenti adeguati. Mentre il nostro personale sanitario ed i nostri volontari facevano in modo che la situazione non collassasse del tutto - tuona la De Mola - la Regione non era neppure capace di fornire direttive adeguate e, in parecchi casi, neppure i più basilari sistemi e dispositivi di protezione individuale. Il personale è stato mandando in guerra e lasciato a combattere privo di armi».
Intanto, in attesa della nuova organizzazione della rete ospedaliera in questa Fase 2, in molti ospedali pugliesi sono riprese le file per le visite non in regime di urgenza. E neppure qui la situazione sembra andare meglio.
Chi ha votato, nelle ultime elezioni amministrative, per Riccardo Rossi non avrebbe mai potuto immaginare che, una volta eletto, avrebbe rappresentato il peggior nemico della città di Brindisi.
Totalmente inconsistente nell’azione amministrativa, incapace sul piano gestionale, Rossi da qualche tempo si è messo a fare il difensore di Michele Emiliano, pur sapendo che proprio il Governatore della Puglia rappresenta il pericolo maggiore per la nostra città.
E’ stato proprio Rossi, ad esempio, a mettersi in prima fila a difendere l’operato della Regione e dell’Asl nella gestione dell’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia. Ha dichiarato pubblicamente che nell’ospedale Perrino andava “tutto bene” e lo ha fatto proprio mentre cominciava un contagio incontrollato che ha portato alla chiusura di reparti ed alla paralisi delle attività ospedaliere ordinarie. Non ha battuto ciglio mentre tutte le province avevano laboratori in grado di analizzare i tamponi, mentre Brindisi era costretta a portarli a Foggia, Barletta e Bari. E non ha detto mezza parola quando il nuovo reparto di terapia intensiva è stato costruito in netto ritardo, mentre la fase critica stava già passando. Eppure, da presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl e da massima autorità sanitaria del territorio, avrebbe potuto fare la voce grossa. E invece ha fatto solo da cassa di risonanza per le promesse non mantenute da Regione e Asl.
Ieri, invece, è stato capace di giustificare Regione e Aeroporti di Puglia nei ritardi riguardanti la riapertura dell’aeroporto del Salento. Un fatto gravissimo, che dimostra – ancora una volta – la sua indifferenza verso i reali problemi di questo territorio. Rossi, insomma, pensa solo a difendere Emiliano. Proprio lui, che dai banchi di opposizione lo definiva nel peggiore dei modi. Ma il sindaco di Brindisi ci ha abituati alla sua incoerenza ed anche al suo cinismo. Per fortuna agisce in maniera così goffa che anche i cittadini più distratti se ne sono accorti da tempo.
Forza Italia - Coordinamento cittadino Brindisi
avv. Roberto Cavalera - capogruppo Forza Italia