Nel mentre il Paese vive un’emergenza sanitaria senza precedenti a causa del diffondersi dell’epidemia da Covid 19 ed il Governo centrale emette una serie di misure a tutela dei cittadini, lavoratori ed imprese anche sotto il profilo fiscale ed ammnistrativo il consorzio di bonifica dell’Arneo per tramite di SOGET notifica centinaia di fermi amministrativi alle auto. Di contro in questi giorni l’Adoc di Brindisi pignora oltre 10 mila euro all’Ente.
La società So.G.E.T. S.p.a., nel pieno dell’emergenza sanitaria e con i tributi sospesi come da Decreto, notifica – per conto del Consorzio Arneo – i fermi amministrativi alle autovetture. Una situazione assurda quanto inaccettabile in quanto scaturita anche da richieste per tributi non dovuti.
La necessità e l’urgenza della società di riscossione e del Consorzio, tuttavia, sono in netto contrasto con quanto avvenuto dinanzi al Tribunale di Lecce – Sezione Esecuzioni Mobiliari.
Nello specifico gli Avv.ti Marco ELIA e Marco MASI, dell’avvocatura Adoc di Brindisi, dopo una serie di accertamenti, sono riusciti a pignorare € 10.799,97.
Il credito vantato derivava da una sentenza del Tribunale di Brindisi con la quale sono state accolte le doglianze dell’Avv. Fabio LEOCI proprio in merito alla insussistenza del dritto del Consorzio dell’ Arneo alla riscossione dei contributi richiesti e percepiti con le cartelle esattoriali degli anni di riferimento.
Gli Avv.ti Elia e MASI, dunque, hanno ottenuto la meglio riuscendo a pignorare le somme di denaro bloccandole direttamente al “terzo pignorato” e, cioè, bloccando i conti correnti ed ogni altro titolo della società So.G.E.T che per conto dell’Arneo riscuote le somme dei cittadini.
Fa discutere, inoltre, l’atteggiamento del Consorzio Arneo e dell’agente di riscossione So.G.E.T. in quanto non si sono neppure costituiti in udienza e solo la seconda faceva pervenire una comunicazione con la quale invitava gli i nostri legali a desistere poiché, secondo la loro posizione, “ non sono soggette ad esecuzione forzata le somme incassate dagli agenti della riscossione”.
Il Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Lecce, sulla base delle eccezioni riportate sul verbale d’udienza dai legali dell’Adoc, rigettava la richiesta della So.G.E.T. ed assegnava le somme poiché “ gli unici soggetti legittimati a proporre opposizione sono il debitore esecutato o il creditore e non il terzo che ha reso la dichiarazione di cui all’art. 543 c.p.c.”.
Pare doveroso, da parte nostra in qualità di Associazione a tutela dei Consumatori, segnalare alle Autorità competenti tale grave circostanza al fine di verificare la natura pubblica delle somme di denaro che l’Arneo ha “perso” e, quindi, della relativa mancata tutela (pubblica) delle stesse. L’ADOC si farà, inoltre, carico di sollecitare la Regione Puglia affinchè venga disposto nell’immediato la sospensione di tutte le procedure in atto al fine di tutelare i cittadini/contribuenti.
Brindisi li, 18 Marzo 2020
Il Presidente provinciale
Zippo Giuseppe