Conferenza stampa del sindaco perspiegare alla città come la sua gestione porterà al risanamento dei conti comunali nell’ambito della normativa vigente, a seguito della richiesta fatta alla corte dei conti, della approvazione di un piano di pre dissesto che prevede una serie di tagli proprio dovuti agli errori che nel passato le precedenti amministrazioni hanno accumulato. Numeri che possono sembrare abbastanza impegnativi ma che il sindaco ha detto con la cura messa in atto, nell’arco di 10 anni si potranno assorbire sempre che siano quelli riferiti ai dati in loro conoscenza al 31 dicembre 2019. Diversamente bisognerà apportare delle modifiche che ovviamente allo stato non sono prevedibili ne previsti. Secondo quanto dispone la legge, il comune non potrà nelle sue entrate future prevedere aumenti di tassazione perché sono già al massimo. E’ stato possibile introdurre per aumentare le entrate, piccoli interventi che comunque assommati porteranno a degli introiti per le casse comunali.
Tutto quanto avvenuto ha detto il sindaco è frutto di una scelta sbagliata perseguita dalle amministrazioni dal 2014 al 2018, di non aver saputo incassare i crediti o peggio non aver voluto, creando quindi un buco di bilancio che è stato frutto proprio di questa mancata attività di recupero crediti rispetto alle spese correnti che invece sono sempre andate avanti. Lo stesso sindaco però ha affermato che quando è stato nominato nella carica la corte dei conti lo ha avvisato di questa discrepanza più volte rilevata dalla Corte e quindi era stato messo già sull’avviso di quello che poteva essere più il risultato perseguendo lo stesso criterio usato dalle amministrazioni precedenti. E a questo proposito vorremmo ricordare che oltre alle amministrazioni politiche ci sono stati anche due commissari nel periodo dal 2014 al 2018 ma nessuno di loro ha mai modificato le impostazioni che erano state delle amministrazioni politiche. In sostanza, la modifica della legge nazionale cheha previsto che bisognava passare dalle competenze annuali a quelle per cassa e cioè, che i conti delle amministrazioni andavano fatti per le entrate sulle somme effettivamente percepite e non su quelle teoriche dei presunti crediti, ha portato la creazione di una posta in bilancio ogni anno, pari ad una percentuale proprio sui crediti presunti che è diventata somma non più gestibile da parte delle amministrazioni. Nel 2021 ha detto il sindaco queste somme saranno pari al 100% dei crediti non riscossi e quindi la scelta di dover razionalizzare le uscite con le entrate è diventata ineluttabile. Per quanto possibile il sindaco ha detto si provvederà a vendite per così dire indispensabili come ad esempio le farmacie comunali ivi compreso anche gli immobili valutati per 2milioni e mezzo di euro così come in vendita andranno le piscine comunali al fine di far rientrare quanto più possibile l’amministrazione di capitali freschi. Per quanto riguarda i servizinon saranno tagliati quelli relativi alle fasce più deboli e sarà conservata l’università a Brindisi. Per il serviziomensa ci sarà una piccola integrazione per pareggiare i costi tra quanto incassato e quanto speso. Sono scelte forzate ha detto Rossi perchè diversamente non ci sarebbe altra strada se non quella del dissesto che ingesserebbe totalmente la città al contrario di quanto scelto dal consiglio comunale prediligendo la via del pre dissesto che consente comunque un margine di operatività anche se tutto finalizzato al pareggio dei conti.