“No privati in AQP. Emiliano fermati”. Questo il testo dello striscione esposto in Aula dai consiglieri regionali pugliesi del MoVimento 5 Stelle, per dire no alla Newco presentata da Acquedotto Pugliese. “Progettazione, realizzazione e gestione delle reti - spiegano i pentastellati – sono compiti delegati dallo Stato alla Regione, hanno ribadito i pentastellati, che ora sta tentando di privatizzare il servizio, come ha ammesso lo stesso Emiliano, senza rispondere a nessuna delle nostre domande e senza rassicurarci sul rispetto della volontà popolare emersa chiaramente con il Referendum del 2011. A gestire il servizio idrico integrato, ha ribadito la consigliera regionale Laricchia, deve essere una società pubblica.
L’intenzione antica di Emiliano di trasformare AQP in una multiutility sembrava essere passata, ma è invece uscita dalla porta e rientrata dalla finestra con la costituzione della Newco e poi della società di realizzazione degli impianti pubblici di gestione dei rifiuti. L’azione messa in campo oggi, ribadiscono i 5 stelle, ci ha permesso di sentire almeno le parole di Emiliano sull’argomento che finge di convincersi che AQP sia autonoma e dunque possa decidere la costituzione di una Newco che apre all’ingresso dei privati a prescindere dalla volontà della Giunta Regionale. Ora lo attendiamo in audizione assieme al presidente dell’AQP, sperando siano loquaci davanti ai consiglieri regionali come lo sono davanti alla stampa”.
Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Commissione bilancio, Fabiano Amati (Pd), che annuncia ricorso. “Ora è chiaro, ha dichiarato Amati, Emiliano sostiene la decisione di privatizzare Acquedotto pugliese. Questo disegno sciagurato va impedito, perché in nessun modo possiamo avallare un progetto rivolto a interessi molto particolari e per niente chiari”.