11 dirigenti dell’Enel sono stati rinviati a giudizio per reati connessi alla miscelazione di ceneri con altri rifiuti, alla pericolosità ambientale di tali materiali da smaltire ed al loro trasferimento al Cementir nella produzione di cemento. E’ quanto si legge in un intervento di Legambiente Brindisi in cui l’associazione ribadisce ancora una volta, come questa pratica fosse assolutamente costante nella centrale termoelettrica Brindisi sud e quale fonte di pericolo fossero elementi, anche cancerogeni, presenti nelle ceneri. È sconcertante, sottolinea ancora Legambiente, che Enel indichi la soluzione promossa, per altro al di fuori di qualsiasi controllo e ricorrendo ad una inaccettabile miscelazione di rifiuti, quale esempio positivo di economia circolare. Legambiente nel continuare a seguire gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria, dichiara di essere pronta anche a costituirsi in giudizio.
E intanto Doretto Marinazzo, Presidente del Circolo Legambiente Brindisi, ai nostri microfoni ha ricordato che il progetto di riconversione della centrale di Cerano presentato da Enel, sembra più un espediente per monetizzare i contributi statali, piuttosto che investire realmente sul territorio con un cambio di rotta.