“Scenari di una professione invisibile”. E’ questo il titolo del convegno che si è tenuto sabato a Bari, promosso dall’Arco, Associazione Revisori Contabili Condominiali nell'ambito del suo primo congresso nazionale. Nel corso dell’incontro si è approfondito il ruolo dell’amministratore condominiale, gli obblighi e le responsabilità previste dalla normativa di settore. “L’Arco nasce con l’intento di assegnare a questa nuova figura professionale un’impronta autentica e distinta da altre professioni, ha spiegato il presidente nazionale Francesco Schena. “Per costituire l’Arco infatti, ci sono voluti due anni di ricerche, analisi e impegno da parte dei suoi ideatori e fondatori, molti dei quali consulenti tecnici d’ufficio dell’Autorità Giudiziaria, tutti accomunati da una pluriennale esperienza, maturata come revisori condominiali, ancor prima dell’entrata in vigore della legge n. 220/2012."
Quella dell’amministratore di condominio è una figura importante per la gestione degli immobili. Il suo operato è regolato da alcune norme di legge imperative. Tuttavia, resta una figura invisibile e proprio per comprendere quali potrebbero essere le prospettive o il ruolo ancora più definito di questa figura nel futuro, sono stati chiamati a raccolta, per il primo congresso nazionale Arco, tutti i professionisti della materia. Ad aprire i lavori è stato Pierantonio Lisi del Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Bari, cui sono seguiti gli interventi tra gli altri di Alessandro Gallucci, presidente del Comitato tecnico - scientifico Arco e di Claudio Calì, esperto in comunicazione. A moderare i lavori c’erano Francesco Schena e Maurizio Zichella, rispettivamente presidente e vice presidente nazionali.
Imm. e interv. di Omeganews