Il Comitato Non una di Meno ha organizzato ieri un sit in davanti all’ospedale Perrino, per chiedere alla Asl che venga garantito il diritto all’aborto, nel rispetto della legge 194. L’ospedale brindisino, lamentano, non pratica più l’aborto a causa dell’obiezione di coscienza di tutto il personale sanitario e in provincia, viene praticato solo nell’ospedale di Francavilla Fontana, dove un medico non obiettore esegue tre interventi, una volta a settimana, mentre a Brindisi si pratica presso la clinica Salus convenzionata.
Le conseguenze sono difficoltà nella certificazione medica per l’interruzione volontaria di gravidanza, lunghe liste d’attesa, ricerca e spostamento verso altre strutture sanitarie, o peggio, il ricorso all’aborto clandestino. Il Comitato Non una di meno chiede la riattivazione del servizio presso l’ospedale Perrino, che siano rispettate le linee guida della regione Puglia sull’aborto con il farmaco RU486, limitando il ricorso all’aborto chirurgico nei casi di controindicazioni e che sia attuata la legge 194 in coordinamento con i consultori per gli interventi di informazione sulla contraccezione e prevenzione dell’aborto con particolare attenzione ai giovani e alle donne straniere.