Sono 13 giovani professionisti, tutti ingegneri, un grafico, un economista e un’esperta di marketing, che grazie al fondo Tecnonidi e al bando Pin della Regione Puglia e ad una campagna di crowfoundig, apriranno uno stabilimento a Galatina dove produrranno una rivoluzionaria protesi bionica, che andrà in commercio dal 2020. Si tratta di una protesi bionica della mano sviluppata dall'idea dell’ingegnere salentino, Giovanni Zappatore, che ha trasformato la sua tesi di laurea in una società BionIT Labs, la startup ideatrice di Adam's Hand, una protesi per pazienti che hanno subito l'amputazione dell'arto superiore, che ha un particolare meccanismo di chiusura delle dita, che sfrutta un solo motore per muovere tutte le falangi, facendo in modo che si adattino automaticamente a forma e dimensioni dell'oggetto impugnato, proprio come una mano vera.
Si tratta di un dispositivo più semplice da utilizzare e anche più economico, che potrebbe migliorare la vita di milioni di persone. In breve tempo l’azienda salentina ha raggiunto risultati molto importanti: a febbraio è rientrato tra le 10 startup, su 124 presentate, scelte dall'incubatore e acceleratore di imprese G-Factor, della Fondazione Golinelli. A marzo ha il brevetto italiano per l'invenzione alla base di Adam's Hand, oggi esteso anche in Europa, Usa, Cina e India, collezionando il parere positivo dall'ufficio brevetti della commissione europea. A giugno ha lanciato una campagna di finanziamento per Adam's Hand su una importante piattaforma italiana di equity crowdfunding e in un solo mese sono stati raccolti 130mila euro a fronte dei 200mila richiesti come obiettivo massimo. Ora il team ha vinto il bando regionale Tecnonidi, per un finanziamento complessivo di 300mila euro, di cui 180mila a fondo perduto e la restante come finanziamento a tasso agevolato.