Si è tenuta ieri presso la Basilica Cattedrale, la presentazione del "Rapporto Giovani 2019: La condizione giovanile in Italia", l’indagine sulla condizione delle nuove generazioni in Italia a cura dell’Istituto Toniolo con il sostegno della Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo e pubblicato da "Il Mulino". Un vero proprio percorso nell'universo giovanile a partire dalla dimensione educativa, dal lavoro e l'autonomia dalla famiglia, il civismo e la cultura della legalità, il consumo di alcolici e i comportamenti a rischio, il valore dell'amicizia e un focus speciale sui giovani al Sud. A presentare l’indagine, il professor Alessandro Rosina, ordinario di Statistica e Demografia all'Università Cattolica di Milano.
Fra i temi centrali, l’uscita precoce di molti giovani dal sistema formativo, con particolare interesse per l’impatto sul lavoro e sulla partecipazione sociale. Nella transizione alla vita adulta è rilevante la conquista di una propria autonomia abitativa dai genitori: l’indagine mette in luce i significati assegnati oggi dai giovani a questa scelta. La difficoltà a rendersi indipendenti ha ripercussioni importanti sull’identità e sulla possibilità di acquisire un ruolo all’interno della società. Sul tema della legalità poi i giovani del Rapporto sembrano attribuire molta importanza alle leggi come strumenti di regolazione sociale e di garanzia delle libertà personali, allo stesso tempo avvertono un alto grado di illegalità diffusa. La nuova indagine dell'istituto Toniolo offre anche una lettura diversa del rapporto tra le nuove generazioni e uso di bevande alcoliche. Non trova conferma l'immagine a tinte fosche dipinta spesso dai media: la maggioranza circa l'80% degli intervistati adotta comportamenti di consumo moderato. Due approfondimenti locali, sui giovani campani e sui Neet Lombardi chiudono il Rapporto Giovani 2019, che evidenzia complessivamente un clima di bassa fiducia nelle istituzioni e insicurezza verso il futuro.