In gran silenzio e senza alcuna pubblicita' stanno iniziando i lavori di bonifica del sito della A2A a Brindisi e cioe' la centrale di Brindisi Nord .Una bonifica che la citta' aspetta da anni e che sembra finalmente sia stata avviate dalla proprieta' pero'con modalita' del tutto sconosciute e che per questo offrono il fianco a sospetti .
Infatti Brindisi ha aspettato per anni che la societa' mettesse mano a quello che 'e un suo preciso impegno sancito piu' volte anche con i vari permessi e che stranamente e' stato avviato solo adesso a settembre del 2017 dopo che la stessa societa' ha nei mesi scorsi iniziato una campagna di informazione per far conoscere il proprio progetto di riqualificazione del sito.
Ricordate l'incontro a palazzo di citta' durante la gestione Carluccio alla presenza anche di rappresentanti della regione ,quasi ad avallare quel progetto? Dopo quell'incontro ce ne sono stati altri uno in particolare con legambiente nazionale durante il quale la A2A ha relazionato in merito al suo progetto che prevede la costruzione di una piccola centrale eolica e di un mega impianto di trasformazione di rifiuti organici con produzione di gas la cui destinazione non si e'ben capito se deve servire per la stessa centrale oppure da immettere nella rete nazionale. Tutto ovviamente era subordinato alla bonifica preventiva del sito ed in particolare alla eliminazione dei gruppi 1 e 2 ,cosa che sembra sia iniziata .E qui nasce il legittimo dubbio :si e' avviata la fase preliminare per poi passare alla realizzazione del mega impianto di trasformazione di rifiuti organici che avrebbe una estensione di 22 ettari e quindi con una previsione di deposito di spazzatura ben superiore a quella indicata inizialmente ?Anche gli altri due impianti e cioe' i gruppi 3 e 4 potrebbero essere abbattuti per lasciare piu' spazio ai depositi necessari per poi operare i processi di utilizzo dei rifiuti organici .Insomma un vero e proprio bruciatore ,anche se con procedimenti chimici e non a caldo ,ma in sostanza di questo si tratterebbe per dare una indicazione ai telespettatori meno esperti .E che la regione veda di buon occhio questo impianto e'dimostrato dal fatto che in Puglia sono previsti due impianti del genere anche se non e 'indicata l'ubicazione.La location di Brindisi sarebbe l'ideale per copriire il fabbisogno di tre provincie e cioe' la nostra ,Lecce e Taranto togliendo le castegne dal fuoco ai dirigenti regionali che avrbebro risoltola chiusura del ciclo dei rifiuti alla grande almeno al 50 % per l'intera regione senza spendere neppure un centesimo . Nessuno parla, nessuno relaziona al territorio e la presenza apalazzo di citta' di un commissario favorisce questo clima da “carboneria” perche' mancando i politici si puo'andare avanti con il silenzio di tutti .Attenzione noi non vogliamo dire che non e ' una cosa buona che si stia mettendo mano ad una bonifica essenziale per la nostra zona industriale ma i dubbi sul fatto che una attivita' cosi' positiva per il nostro territorio si stia facendo passare del tutto inosservata, dopo anni in cui tutti hanno chiesto questa bonifica, ci mette sospetto.Qualsiasi azienda avrebbe interesse a pubblicizzare che sta eseguendo un adempimento d'interesse pubblico ,ed A2A certamente non e' abituata ad operare nel silenzio.La cosa strana e'che anche da palazzo di citta' non si faccia sapere nulla ai brindisini e non si puo' neppure immaginare che una simile attivita' possa essere ignorata perche' sarebbe molto grave .E' troppo importante conoscere i tempi e le modalita' di questa bonifica e soprattutto cosa avverra' dopo .Noi lanciamo l'allarme e chiediamo anche a legambiente di vigilare sui lavori visto che nell'ultimo incontro avuto con i dirigenti della societa' proprietaria avevano chiesto la documentazione del progetto di riqualificazione della centrale e stanno ancora aspettando quei documenti .Ancora un comportamento apparentemente incomprensibile e che per questo ci preoccupa come brindisini.