Protesta stamani di alcuni dipendenti della ditta Ecotecnica, sostenuti dal sindacato Cobas, dopo la decisione presa dall’azienda, di sospenderli dal lavoro per una contestazione disciplinare. Ecotecnica ha infatti informato che, dopo l’interdittiva antimafia della Prefettura di Lecce nei confronti della Gial Plast, che ha portato al licenziamento di 30 lavoratori, ha pensato di rivolgersi volontariamente all’organismo di vigilanza relativamente alla applicazione del decreto legislativo 231/2001 e che l’organismo di vigilanza, dopo aver analizzato le storie di tutti i dipendenti, ha suggerito una lista di 13 lavoratori. Questi saranno a loro volta ascoltati, ma quasi sicuramente, sottolinea Bobo Aprile dei Cobas, subito dopo saranno raggiunti da una lettera di licenziamento.
I lavoratori si rivolgeranno allora ai giudici che in caso di sentenza di licenziamento illegittimo applicheranno la legge Fornero che prevede al posto del reintegro a lavoro alcune mensilità di indennizzo. Nel caso specifico, spiega ancora Bobo Aprile, si tratta di persone che hanno già pagato il debito con la giustizia 20-25 anni fa. Sono persone reinserite nel mondo del lavoro e che ora rischiano il licenziamento perché l’azienda cerca di liberarsi da qualsiasi sospetto e dalle azioni delle Prefetture per far rispettare le misure antimafia.