Anche a Brindisi nonostante le difficoltà organizzative riscontrate dal comitato locale come studentesse e studenti brindisini, ritenendo che il tema ambientale oggi sia di fondamentale importanza e vada necessariamente trattato nelle nostre scuole abbiamo deciso di attivarci come Studenti per l’ambiente e come singoli collettivi (basti pensare al lavoro portato avanti dal Collettivo Marzolla Attivo durante queste settimane di avvicinamento alla data, con momenti di discussione e di formazione sul tema).
Abbiamo deciso di riempire di colore e di messaggi significativi tutte le nostre scuole portando avanti la realizzazione di foto petizioni e cartelloni nelle nostre classi, facendo scioperi della prima ora in cui gli studenti si sono ritrovati in momenti assembleari e di discussione sulla questione climatica nella nostra città e accompagnando il tutto anche con dei momenti ludici come quello della Trash Challange, durante i quali ci siamo divertiti e sfidati a chi riuscisse a rendere migliore la propria classe nel segno del riciclo e della sostenibilità ambientale.
“Oggi nonostante ogni difficoltà anche a Brindisi abbiamo deciso di mandare un messaggio forte alla comunità tutta: cambiare il sistema che ci sta portando al disastro climatico” - dichiara Stefano Mariano, Coordinatore dell’Unione degli Studenti Brindisi - "Le scuole sono il punto di partenza in cui far nascere e portare avanti la voglia della popolazione giovanile di cambiare il sistema produttivo e sociale che ci ha portato a questo disastro ambientale. Continueremo a lavorare nella città e negli istituti come Uds e come Studenti per l’ambiente per mettere la questione climatica al centro del dibattito pubblico e per far dichiarare lo stato di emergenza climatica anche a Brindisi e in ogni nostra scuola, seguendo l'esempio dell'istituto Notarangelo di Foggia che oggi ha dichiarato lo stato di allerta."