Un'altra denunzia pubblica arriva dalla pagine facebook dell'avvocato Massimo Ciullo ,noto professionista brindisino,che prendendo spunto dalla posizione espressa dal senatore Tomaselli in merito alla cancellazione dei voli di Raynair effettuata in tutta Italia e quindi anche a Brindisi con ben 67 voli in meno, ricorda quando la stessa Raynair e' stata favorita con ingenti somme pubbliche per destinare i suoi voli in Puglia e nel salento e poi affonda la sua osservazione su di un aspetto che da molti ,compreso a palazzo di citta', e' stato sempre sottovalutato: e cioe' se la tassa sui rifiuti sulle piste viene regolarmente pagata dalla societa' Aeroporti di Puglia che le gestisce .
Un interrogativo di non poco conto e che va approfondito non solo per le piste ,diciamo noi, ma anche per il parcheggio che si trova nelle immediate vicinanze dell'aeroporto e che ogni giorno porta fior di euro alle casse di chi lo gestisce.Adesso per fortuna e' la Brindisi multiservizi ,che pure e' tenuta al versamento della tassa relativa,ma che fino ad un paio di anni fa era in gestione proprio ad Aeroporti di puglia che avrebbe dovuto versare la tassa relativa. Che si tratti di beni destinati alla attivita' commerciale del gestore e' indiscutibile e che quindi debba rientrare nel contesto della tassa relativa e' altrettanto indiscutibile .Del resto ci sono sentenze della suprema corte che certificano questo obbligo cosi' come per le banchine aeroportuali ,altro nodo irrisolto del nostro territorio tanto ricco di questo tipo d'infrastrutture-Ma andando a spulciare su tutta la zona industriale di situazioni al limite della legge ce ne sono tante come ad esempio tutti i beni di proprieta' del consorzio Asi che non si sa se siano sottoposti al pagamento della tassa relativa. In passato c'era un tacito assenso tra la politica a non entrare a gamba tesa su queste zone spesso gestite dalla stessa politica ,nel sen so che a capo degli enti vi era,ed ancora vi e' , sempre un uome designato dalle solite stanze dei bottoni, e quindi si e' e' sempre fatto finta di non sapere o peggio di non voler sapere.Adesso pero' a Brindisi c'e' una struttura commissariale che ha il dovere di vedere a fondo queste situazioni ed eventualmente a sanzionarle tenendo conto che piu' tempo passa piu' e' normale che intervenga la prescrizione quinquennale a cancellare migliaia e migliaia di euro di cui la collettivita' avrebbe estremo bisogno per le sue esigenze pubbliche.Ricordiamo gli accertamenti fatti ad Enel nella gestione Consales per il nastro trasportatore che hanno fatto accertare milioni di euro a carico della multinazionale che erano stati “dimenticati” nei vari cassetti degli uffici comunali per anni visto che il nastro e' stato edificato negli anni 80 .Anzi a proposito di Enel a che punto stanno gli incassi di quegli accertamenti ?Sarebbe estremamente interessante conoscere i risultati anche per verificare se e come si e' prooceduto da parte di Abaco nel recupero di quelle ingenti somme .Ricordiamo che proprio Abaco sarebbe destinata agli accertamenti anti evasione e che questo aspetto e' determinante per la validita' del rapporto esistente a base della concessione per la riscossione:infatti i mancati accertamenti comporterebbero l'azione di rescissione contrattuale e la richiesta di danni relativi da parte del comune di Brindisi