Comunicato stampa
Il Sindacato Cobas esprime forti riserve e preoccupazioni sulla riunione avvenuta ieri, lunedì 25 Febbraio 2019, presso il comune di Brindisi denominata “Patto per lo sviluppo”.Abbiamo ricevuto l’impressione che la attuale Amministrazione Comunale abbia voltato le spalle alle idee che l’ha portata alla vittoria alle elezioni.Bloccare l’ imposizione calata dall’ alto del governo di allora di un rigassificatore e realizzare un nuovo “modello di sviluppo” erano i cardini di quel movimento che aveva portato in piazza migliaia di brindisini per la prima volta.
Avevamo visto con chiarezza chi amava la sua terra e chi invece la vendeva per un piatto di lenticchie.
Parlare di un “Patto per lo sviluppo” con chi è stato sempre d’accordo con le peggiori porcherie da realizzare nel nostro territorio non ci trova assolutamente d’accordo.
Noi non dimentichiamo chi ci provocava al passaggio delle manifestazioni, spesso e volentieri con personaggi sindacali in prima fila.
Non ci fa rabbia l’esclusione del Sindacato Cobas da quel tavolo; annotiamo tuttavia la sola partecipazione, da parte sindacale, dei “padroni del mondo” ovvero Cgil, Cisl, Uil.
E’ alquanto strano invece che l’Amministrazione ci abbia invitato
per redigere un PUG condiviso con la città e le sue espressioni.
Tutto ciò promuove in noi l’ idea che la condivisione è solo fittizia, di facciata.
Ci dispiace vedere l’ Amministrazione Comunale, che trae le sue origini dai movimenti cittadini, stringere un "Patto per lo sviluppo” proprio con Cgil , Cisl , Uil.
Queste organizzazioni sindacali sono scese in piazza a Roma il 9 febbraio scorso con Confindustria a favore delle trivelle, a favore del TAV e di tutte le grandi opere inutili e costose che non sono solo sinonimo, come denunciamo da anni, di spreco di risorse pubbliche, di corruzione, di devastazione e saccheggio dei nostri territori, di danni alla salute ma sono anche l’incarnazione di un modello di sviluppo che ci sta portando sul baratro della catastrofe ecologica e climatica.
Un vero “Patto per lo sviluppo” significa intanto invitare i cittadini a scendere in piazza contro il gasdotto Tap/Snam.
Primo di altri gasdotti che attraverseranno la nostra terra ponendo una ipoteca mondiale sulle scelte energetiche per i prossimi 50 anni invece di costruire un futuro a misura di pianeta.
Lo dicono agenzie mondiali delle Nazioni Unite che il pianeta ha solo 12 anni di vita se si continua su questa strada.
Per questo abbiamo chiesto alla attuale Amministrazione un impegno forte a contrastare questa scelta dove Snam espropria violentemente con il beneplacito dei vecchi e dei nuovi governanti.
Ma anche la idea espressa dalla Amministrazione nel corso della riunione di una legge regionale a sostegno della nostra economia ci sembra alquanto debole.
Anziché arrovellarsi sul si e sul no della ZES (Zona Economica Speciale) su Brindisi e sugli ipotetici quanto lontani vantaggi sul territorio si fa fatica invece a riconosce che Brindisi è già una ZES (Zona di Emergenza Sociale)!
Su questa Zona di Emergenza Sociale bisogna discutere se veramente si vogliono mettere le soluzioni ad un territorio devastato dal punto di vista sociale, occupazionale, ambientale con gli annessi effetti sulla salute.
Come Cobas abbiamo sempre scelto invece di recarci a Bari a testa alta a chiedere quello che è nostro e perché ci tocca.
Noi, a differenza, non siamo la Cgil che interviene dappertutto per sbandierare di aver votato questa Amministrazione.
Ritiene forse la CGIL di ricevere in cambio dall’ Amministrazione brindisina un rapporto privilegiato ?
Cose mai viste in vita nostra!
Auguriamo alla Amministrazione cose buone per le attività che svolge poichè ha in mano il destino di una città e di un territorio.
Brindisi 27.02.2019
Per il Cobas
Roberto Aprile